Domenica 24 gennaio 2021
III Dopo l'Epifania
Letture domenicali:
Numeri 11,4-32: Il popolo nel deserto si lamenta con Dio.
Sal 104 (105): Il Signore ricorda sempre la sua parola santa.
1Cor 10,1-11: Israele nel deserto come esempio per noi.
Matteo 14,13-21: “Voi stessi date loro da mangiare”.
*** *** ***
Stupisce che Gesù spesso pensi e si comporti controcorrente, che non trovi logico e normale quello che ai suoi discepoli (cioè a noi) appare logico e normale, e viceversa consideri logico e normale quello che non lo è per noi.
C’è tantissima gente, il luogo è completamente deserto, è ormai sera, ci sono state già tante guarigioni, è ora di tornare a casa, i discepoli in questo sono anche premurosi. Ma Gesù no, non è d’accordo: abbiamo accolto, abbiamo guarito, ma non è ancora abbastanza: dobbiamo saziare anche la loro fame.
Non è d’accordo neanche con le nostre considerazioni tutto sommato previdenti: qui non c’è cibo a sufficienza, appena cinque pani e due pesci, una miseria!
“Portatemeli qui”. Alla gente si fa capire che no, non c’è fretta, si metta pur comoda, sull’erba, che vedano gli occhi di Gesù rivolti al cielo, ascoltino la benedizione rivolta all’Onnipotente, guardino lui che spezza il pane e i suoi discepoli a distribuirlo.
Così Egli ci insegna e così impariamo: se tutti, ciascuno, facciamo come lui, dividendo quel poco che abbiamo, con lo sguardo rivolto al cielo, sapendo benedire e ringraziare, in luogo di lamentele e preoccupazioni, saremmo veramente sazi e ne avremmo le sporte sempre piene, in abbondanza, per noi e per tutti.
"Quando ho fame, mandami qualcuno da sfamare.
E quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di bere.
Quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare.
E quando sono triste, mandami qualcuno a cui dare conforto."
(Maria Teresa di Calcutta)