Domenica 17 febbraio 2019
VI DOPO L'EPIFANIA
LETTURE DOMENICALI:
Is 56,1-8: “Osservate il diritto, praticate la giustizia”.
Salmo 66 (67): Popoli tutti, lodate il Signore.
Rm 7,14-25a: La lotta tra la carne e lo Spirito.
Lc 17,11-19: “La tua fede ti ha salvato!”.
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Anche questa domenica la Parola della Liturgia eucaristica torna sulla figura dell’ultimo, dell’escluso, del lebbroso, del samaritano, dello straniero, da Gesù finalmente accolto, ascoltato, guarito e salvato. La lettura di san Paolo ci ricorda quanto è dura per il cristiano la lotta contro la schiavitù del nostro peccato, del nostro egoismo.
Papa Francesco, che l’altro ieri è stato in visita alla Fraterna Domus di Sacrofano per aprire il meeting dal titolo: "Liberi dalla paura", ha avuto ancora parole accorate sulla necessità che tutti rispondiamo all’appello che soprattutto i profughi stranieri ci rivolgono, come se fosse l’appello di Gesù in persona.
Riportiamo qualche passaggio della sua omelia dal titolo:
“Ringraziare lo straniero che giunge tra noi e che ci permette di incontrare Cristo in lui”.
“Di fronte alle cattiverie e alle brutture del nostro tempo, anche noi, come il popolo d’Israele, siamo tentati di abbandonare il nostro sogno di libertà. Proviamo legittima paura di fronte a situazioni che ci sembrano senza via d’uscita. Così, ci chiudiamo in noi stessi, nelle nostre fragili sicurezze umane, nel circolo delle persone amate, nella nostra routine rassicurante. E alla fine rinunciamo al viaggio verso la Terra promessa per tornare alla schiavitù dell’Egitto”.
Sulla barca agitata dal forte vento, Gesù rassicura: ‘Coraggio, sono io, non abbiate paura!’. Attraverso questi episodi biblici, il Signore parla oggi a noi e ci chiede di lasciare che Lui ci liberi dalle nostre paure.
La paura è l’origine della schiavitù. La paura è anche l’origine di ogni dittatura, perché sulla paura del popolo cresce la violenza dei dittatori.
Il ripiegamento su se stessi, segno di sconfitta, accresce il nostro timore verso gli altri, gli sconosciuti, gli emarginati, i forestieri. E questo si nota particolarmente oggi, di fronte all’arrivo di migranti e rifugiati che bussano alla nostra porta in cerca di protezione, sicurezza e un futuro migliore”.
Il timore è legittimo, anche perché manca la preparazione a questo incontro. Non è facile entrare nella cultura altrui, mettersi nei panni di persone così diverse da noi, comprenderne i pensieri e le esperienze. E così, spesso, rinunciamo all’incontro con l’altro e alziamo barriere per difenderci.
Rinunciare a un incontro non è umano! Siamo chiamati invece a superare la paura per aprirci all’incontro. E per fare questo non bastano giustificazioni razionali e calcoli statistici. Mosè aveva detto al popolo di fronte al Mar Rosso, con un nemico agguerrito che lo incalzava alle spalle: ‘Non abbiate paura’, perché il Signore non abbandona il suo popolo, ma agisce misteriosamente nella storia per realizzare il suo piano di salvezza.
L’incontro con l’altro è anche incontro con Cristo. È Lui che bussa alla nostra porta affamato, assetato, forestiero, nudo, malato e carcerato, chiedendo di essere incontrato e assistito. E se avessimo ancora qualche dubbio, ecco la sua parola chiara: ‘In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me’.
Suona nello stesso modo anche l’incoraggiamento di Gesù ai suoi discepoli: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!”. È davvero Lui, anche se i nostri occhi fanno fatica a riconoscerlo, coi vestiti rotti, con i piedi sporchi, col volto deformato, il corpo piagato, incapace di parlare la nostra lingua…. Anche noi, come Pietro, potremmo essere tentati di mettere Gesù alla prova, e magari, dopo qualche passo titubante verso di Lui, rimanere nuovamente vittime delle nostre paure. Ma il Signore non ci abbandona! Anche se siamo uomini e donne ‘di poca fede’, Cristo continua a tendere la sua mano per salvarci e permettere l’incontro con Lui, un incontro che ci salva e ci restituisce la gioia di essere suoi discepoli.
Se questa è una valida chiave di lettura della nostra storia di oggi allora dovremmo cominciare a ringraziare chi ci dà l’occasione di questo incontro, ossia gli altri che bussano alle nostre porte, offrendoci la possibilità di superare le nostre paure per incontrare, accogliere e assistere Gesù in persona”.
CALENDARIO PARROCCHIALE
FEBBRAIO
DOM |
17 |
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8.30 10.30
16.00 18.00 |
S. Messa S. Messa II elementare: Domenica insieme Battesimi S. Messa – Giovani Famiglie |
LUN |
18 |
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MAR |
19 |
Catechesi Adulti |
16.00 21.00 |
I incontro In Oratorio |
MER |
20 |
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GIO |
21 |
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VEN |
22 |
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18.30 |
Lectio divina |
SAB |
23 |
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DOM |
24 |
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8.30 10.30
18.00 |
S. Messa S. Messa IV elementare: Domenica insieme S. Messa |
LUN |
25 |
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MAR |
26 |
Catechesi Adulti |
16.00 21.00 |
II incontro In Oratorio |
MER |
27 |
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GIO |
28 |
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AVVISI
- Domenica 17 - S. Messa ore 18.00: Incontro per le Giovani Famiglie.
- Venerdì prossimo alle ore 18.30 come di consueto si terrà la Lectio Divina nella “Cappella della Vita”.
- Le offerte mensili raccolte alle Sante Messe di sabato e domenica scorsa per gli assistiti della Caritas parrocchiale ammontano a € 1.419,80. Si ringrazia per la generosità dimostrata.
CATECHESI PER ADULTI
“Il Giorno del Signore”
“La domenica si caratterizza per essere la festa cristiana che ha la sua origine e il suo centro nell’incontro della comunità radunata per lo spezzare del pane, per la celebrazione eucaristica.”
(† Mario Delpini).
Primo incontro: Martedì 19 febbraio 2019:
“Il Sabato ebraico e la Domenica cristiana”
in Oratorio alle ore 16 oppure alle ore 21 (a scelta).
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