14 ottobre 2018
VII DOPO IL MARTIRIO DI S. GIOVANNI
LETTURE DOMENICALI
Is 43,10-21: “Io sono il vostro Santo, il creatore d’Israele”
Salmo 120 (121): “Il Signore custodisce la vita del suo popolo!”.
1Cor 3,6-13: “C’è chi pianta e chi irriga, ma è Dio che fa crescere”.
Mt 13,24-43: Le parabole del Regno: il buon seme e la zizzania.
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“Il più piccolo di tutti i semi può sconfiggere tutte le zizzanie!”
Ascoltiamo Papa Francesco che un giorno commentava così la parabola della zizzania:
«Una parabola piuttosto complessa, che affronta il problema del male nel mondo e mette in risalto la pazienza di Dio.
La scena si svolge in un campo dove il padrone semina il grano; ma una notte arriva il nemico e semina la zizzania, termine che in ebraico deriva dalla stessa radice del nome Satana, e richiama il concetto di divisione.
Lo sporco lavoro dello zizzaniatore
Il demonio è uno “zizzaniatore”. Chi è lo zizzaniatore? È colui che cerca sempre di dividere le persone, le famiglie, le nazioni e i popoli. I servitori del padrone del campo gli chiedono se devono sradicare l’erba cattiva, ma lui li mette in guardia dal pericolo di strappar via anche il grano, tanto simile alla zizzania.
Nel racconto c’è un doppio insegnamento. Ecco il primo: Il male che c’è nel mondo non proviene da Dio, ma dal suo nemico, il Maligno.
È curioso: il Maligno va di notte a seminare la zizzania, nel buio, nella confusione; lui va dove non c’è luce per seminare la zizzania. Questo nemico è astuto: ha seminato il male in mezzo al bene, così che è impossibile a noi uomini separarli nettamente; ma Dio, alla fine, potrà farlo».
La pazienza di Dio
Il secondo insegnamento nasce dalla contrapposizione tra l’impazienza dei servi e la paziente attesa del proprietario del campo, che naturalmente rappresenta Dio. Noi a volte abbiamo una gran fretta di giudicare, classificare, mettere di qua i buoni, di là i cattivi: il Signore, invece, sa aspettare. Egli guarda nel “campo” della vita di ogni persona con pazienza e misericordia: vede molto meglio di noi la sporcizia e il male, ma vede anche i germi del bene e attende con fiducia che maturino. È bello che Dio ci aspetti, ci perdoni.
La pazienza non è indifferenza
Infine viene messo in luce l’atteggiamento speranzoso del padrone fondato sulla certezza che il male non ha né la prima né l’ultima parola. Attenzione: la pazienza evangelica non è indifferenza al male; non si può fare confusione tra bene e male! Di fronte alla zizzania presente nel mondo il discepolo del Signore è chiamato a imitare la pazienza di Dio».
Saremo giudicati sulla misericordia
Alla fine, il male sarà tolto, eliminato, e saremo tutti giudicati con lo stesso metro con cui abbiamo giudicato. Con quale metro? La misericordia che avremo usato verso gli altri sarà usata anche con noi
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“Mettere zizzania” è un modo di dire comune quando si vuole indicare l’azione di chi cerca di dividere,separare, gettare fango su altri. Questo modo di dire deriva dal Vangelo di Matteo, e in particolare dal suo capitolo 13. Qui Gesù parla del Regno dei Cieli e dell’opera del Signore alla folla attraverso alcune parabole. Tre fra esse, in particolare, si rifanno alla quotidianità dell’attività agricola: la parabola del Seminatore, quella del granello di senape e, appunto, quella delle zizzanie (versetti 24-30).
In questa parabola viene citata la zizzania una specie di gramigna, detta anche “loglio cattivo”, molto simile al grano, che nuoce alle piante vicine e proprio per questo è stata presa a simbolo della discordia”: essa si confonde con i cereali buoni ottenendo il risultato di danneggiarli. La radice ebraica della parola zizzania è“znh” che significa “mettersi in vendita” pertanto il grano è “degenerato” mutato in peggio, traviato e guastato. Chi separa, però, è anche Satana, un nome che viene dall’ebraico e significa “avversa-rio” (tsar)” : la radice di questa parola richiama il verbo “osteggiare, mostrare ostilità”.
UN APPELLO DOVEROSO!
DOMENICA PROSSIMA 21 OTTOBRE 2018:
RACCOLTA OFFERTE PER LE SPESE PARROCCHIALI
Sull’informatore PassaParola del 27 maggio scorso era stato pubblicato il Rendiconto economico della nostra Parrocchia, dal quale si evinceva che negli ultimi anni le spese ordinarie sono sensibilmente aumentate, al punto che le Uscite superano significativamente le Entrate.
È già il secondo anno perciò che la Parrocchia deve ricorrere ad un’apertura di credito bancario (€ 70.000) per sopperire a questo deficit.
Sottolineiamo che il debito riguarda le spese “ordinarie”, cioè costanti: es. utenze, paghe ai dipendenti, adempimenti fiscali (questi ultimi particolarmente onerosi).
Si tenga conto che ci sono poi interventi straordinari che attendono di essere eseguiti: adeguamento/ristrutturazione bagni palestra/oratorio/teatro, caldaie e impianto idraulico parrocchia/oratorio, mentre, anche con l’aiuto dei Gruppi sportivi, si sono fatti interventi nel cortile/oratorio (non solo sul campo sportivo, ma anche sulle recinzioni rovinate e le piante cadenti) e due anni fa si è dovuto consolidare il rosone della chiesa che dà su viale Lazio.
Mentre il Consiglio per gli Affari economici della Parrocchia (CAEP) si sta dedicando ad un più attento esame delle previsioni di spesa futura, onde evidenziare meglio le voci di risparmio, ci rivolgiamo a tutti i Parrocchiani perché, sensibili a questo periodo di necessità, nella misura del possibile e senza alcun tipo di obbligo, possano intervenire, oltre che con la consueta offerta domenicale, anche con qualche forma di contributo straordinario. Pensiamo che con il poco di tutti si possa raccogliere molto.
È per questo che Domenica prossima 21 ottobre, verrà distribuita in chiesa una busta per le offerte straordinarie per la Parrocchia, che potrete lasciare nel consueto cesto delle offerte oppure riporre nella bussola con la scritta “offerte per la Parrocchia” che si trova in fondo alla chiesa. La busta può anche essere portata a casa e consegnata successivamente.
Questa raccolta “straordinaria” verrà riproposta “una tantum”, con l’attenzione a non interferire con altre raccolte ugualmente urgenti (Caritas, Giornate diocesane…). Non ci saranno perciò altre raccolte straordinarie oltre a questa, prima del prossimo anno, considerando che molte Famiglie faranno già un’offerta in occasione delle Benedizioni natalizie.
Indichiamo altre forme per contribuire ai bisogni della Parrocchia:
- libero impegno personale o familiare una volta ogni mese (es.: se 100 persone/famiglie offrono € 10 al mese, ne assicuriamo 1.000 al mese);
- contributo straordinario una tantum o periodico versato sul conto corrente parrocchiale o consegnato personalmente; si tenga presente che la Parrocchia può rilasciare, se richiesta, una dichiarazione valida per la detrazione nella dichiarazione dei redditi.
Ecco l’IBAN per chi volesse procedere ad un versamento diretto (una tantum oppure periodico):
PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banca Popolare di Milano ag. 37 – via Cadore 43 – 20135 MILANO
IBAN : IT 70 Q 05584 01637 0000 0000 3000
Ringraziamo per la cortese attenzione,
il CAEP (Consiglio Affari Economici Parrocchiale)
e il Parroco.
CALENDARIO PARROCCHIALE
AVVISI
- Sabato 20 ottobre alle ore 17.00: S. Cresima amministrata da mons. Carlo Faccendini. Questa celebrazione sostituirà la s. Messa vigiliare delle ore 18.00.
- Le offerte raccolte alle Sante Messe di sabato e domenica scorsa per gli assistiti della Caritas parrocchiale ammontano a € 1.793. Si ringrazia per la generosità dimostrata.