Domenica 29 marzo 2020
V DI QUARESIMA
DOMENICA DI LAZZARO
Letture domenicali:
Esodo 14,15-31: Il passaggio (la Pasqua) del Mar Rosso.
Sal 105 (106): Mia forza e mio canto è il Signore.
Ef 2,4-10: Dio, ricco di misericordia!
Giovanni 11,1-53: “Io sono la risurrezione e la vita!”.
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LA RESURREZIONE DI LAZZARO |
Lazzaro: colui che Gesù amava
I sentimenti di Gesù per Lazzaro sono quelli di un grande amico: lui è “il nostro amico”, “l’amico che Gesù amava”, proprio come il discepolo prediletto.
Gesù “gli voleva molto bene” e per la sua morte Gesù “scoppiò in pianto”; vedendolo piangere i Giudei esclamano: “Vedi come lo amava!”.
Lazzaro è ognuno di noi: davanti allo smarrimento di questi giorni difficili, davanti alla malattia e alla morte, possiamo contare sempre sul suo amore: Gesù ci vuol bene! Gesù ci ama come gli amici più cari!
Tuo fratello risorgerà!
Gesù prepara Marta, Maria, e i discepoli al segno che compirà, perché quel segno li conduca alla fede: “Se credi, vedrai la gloria Dio”. Si può assistere infatti anche ad un cadavere che ritorna alla vita e rimanere incapaci di vedere “la gloria di Dio”.
Gesù nel dialogo a tu per tu con Marta e Maria, conduce tutti noi a comprendere la statura del vero credente:
“Chi crede in me, anche se muore, vivrà;
chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno”.
“SONO IO la risurrezione e la vita”: risorge e vive solo chi crede in Lui.
“Togliete la pietra. Liberatelo e lasciatelo andare.”
Gesù chiama tutti a togliere la pietra che imprigiona e seppellisce la speranza.
Chi crede in Lui è già risorto: per il Battezzato la morte non sta più davanti a lui ma, diventato uno col Risorto, si è gettato la morte alle spalle per sempre.
Liberato dal laccio della morte Lazzaro e ogni vero credente viene lasciato andare, non alla vita terrena di prima, ma verso la gloria di Dio.
Anche noi pregando in ogni funerale non sentiamo più il bisogno di trattenere i nostri cari, ma li lasciamo andare in serenità e gratitudine verso il loro destino di gloria, di luce e di vita eterna.
L’oscurità della morte ci muove al pianto a volte fino alla disperazione: non è facile rimuovere quella pietra che, come un macigno, pesa ancora sulla nostra umana fragilità. Non è facile liberarci dai lacci dei nostri limiti in cui siamo impigliati e dalla consapevolezza che i nostri giorni sono tutti contati e finiranno.
Ma Gesù ne è capace, chiede solo un po’ di fede in Lui, quella che possiamo dargli, così com’è, piccola, povera ma sincera:
CREDI TU QUESTO?
BUONA PASQUA!
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LE CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA
IN QUESTO TEMPO DI EMERGENZA
Seguire da casa i Riti presieduti dall’Arcivescovo.
L’Arcivescovo celebra la Settimana Autentica ed il Triduo Pasquale in Cattedrale. Per offrire ai fedeli la possibilità di unirsi in preghiera, le celebrazioni liturgiche saranno trasmesse in diretta su Chiesa Tv (can. 195 d.t.), www.chiesadimilano.it, Radio Marconi, Radio Mater e sul canale YouTube chiesadimilano.it.
Gli orari delle celebrazioni sono i seguenti:
- Domenica delle Palme (ore 11.00);
- Giovedì santo: Messa nella cena del Signore (ore 17.30);
- Venerdì santo: Celebrazione della Passione del Signore (ore 15.00);
- Sabato santo: Veglia Pasquale (ore 21.00);
- Domenica di Pasqua di Resurrezione (ore 11.00).
Celebrazione domestica. il Servizio per la Pastorale Liturgica prepara e diffonde attraverso il Portale www.chiesadimilano.it una sussidiazione per la celebrazione nelle case della Domenica delle Palme, del Giovedì santo, del Venerdì santo, della Veglia Pasquale e della Domenica di Pasqua.
L’emergenza di questi giorni può rappresentare l’occasione per apprendere uno stile di preghiera in famiglia, tra genitori e figli, sperimentando la responsabilità battesimale nella gioia di essere “chiesa domestica”.
Le chiese, secondo le disposizioni dell’autorità, salvo cambiamenti ulteriori, e al di fuori delle celebrazioni, rimangono aperte garantendo tutte le misure necessarie previste a evitare assembramenti e contatti tra le persone.
Non si organizzino perciò celebrazioni della penitenza, adorazioni eucaristiche, adorazioni della Croce o Via Crucis.
INDICAZIONI PARTICOLARI
In Parrocchia i riti della Settimana Santa avvengono tutti in assenza di popolo. Per questo chi intende seguire i riti della settimana santa è meglio che da casa si serva dei collegamenti radiotelevisivi ricordati sopra.
- Domenica delle Palme: la benedizione e la distribuzione degli ulivi benedetti viene rimandata ad una celebrazione successiva, al termine dell’emergenza sanitaria, che assuma il tono del ringraziamento, richiamando l’evento della fine del diluvio annunciato da una colomba con nel becco un ramoscello d’ulivo.
- Giovedì santo. Al termine della Messa nella Cena del Signore non viene fatta la processione e l’Eucaristia si custodisce nel tabernacolo.
- Venerdì santo: l’atto di adorazione alla Croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante. Al di fuori delle celebrazioni si può esporre nelle chiese il Crocifisso, evitando la pratica devozionale del bacio.
- Sabato santo. La Veglia Pasquale sia celebrata secondo i Libri Liturgici ambrosiani.
La confessione pasquale.
Poiché si verificherà l’impossibilità di celebrare il sacramento della penitenza, per la ragionevole e responsabile prudenza legata all’emergenza sanitaria, si ricordi quanto la Chiesa insegna: quando si è sinceramente pentiti dei propri peccati, ci si propone con gioia di camminare nuovamente nel Vangelo e, per un’impossibilità fisica o morale, non ci si può confessare e ricevere l’assoluzione, si è già realmente e pienamente riconciliati con il Signore e con la Chiesa (cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452). Pertanto, a misura della sincerità del pentimento e del proponimento, nell’intimità con il Signore si faccia un atto di profonda contrizione e si scelga un gesto di penitenza che in qualche modo ripari al male commesso e rafforzi la volontà di servire il Signore. Non appena venga meno quell’impossibilità, si cerchi comunque un confessore per la confessione e l’assoluzione. L’impossibilità di celebrare il sacramento non impedisce alla misericordia infinita di Dio di raggiungere, perdonare, salvare ogni suo figlio, ogni sua figlia.
(Indicazioni diocesane disposte dal Vicario generale mons. Franco Agnesi)
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La nostra chiesa rimane aperta nei consueti orari mattutini e pomeridiani per la preghiera personale;
a metà settimana vengono inoltre messi a disposizione i fogli liturgici con le Letture della domenica successiva.
Domenica 29 marzo possiamo seguire per televisione (in diretta alle ore 11 su Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), Radio Marconi, Radio Mater, www.chiesadimilano.it, canale YouTube chiesadimilano.it collegandosi da pc, tablet, smartphone e smart tv) la s. Messa presieduta dall’Arcivescovo Mario Delpini, dal Duomo di Milano. |
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