Domenica 31 marzo 2019
IV DI QUARESIMA
DOMENICA DEL CIECO
LETTURE DOMENICALI:
Es 17,1-11: L’acqua scaturita dalla roccia.
Salmo 35 (36): “Signore, nella tua luce vediamo la luce”.
1Ts 5,1-11: La salvezza per mezzo di Cristo.
Gv 9,1-38b: Il cieco dalla nascita.
Il “segno” del cieco guarito
Il racconto della guarigione del cieco si apre con due solenni dichiarazioni di Gesù.
La prima:
“Perché siano manifestate in lui le opere di Dio”.
La seconda, vero e proprio titolo messianico che Gesù si attribuisce:
“Io sono la luce del mondo”.
Al termine del brano letto in chiesa, dopo le parole del cieco “Credo, Signore!”, l’evangelista aggiunge questa conclusione molto importante:
E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».
All'inizio del capitolo, nella risposta che Gesù dà ai suoi discepoli, e alla fine, nel giudizio sui farisei, vengono ripetute tre parole: cieco - peccato - mondo.
Altre significative parole ed espressioni vengono ripetute più volte: aprire gli occhi - vedere - sapere - peccatore - fango - lavarsi - osservare il sabato
e soprattutto la parola: uomo.
L’uomo e il Figlio dell’uomo. Cristo e Adamo
Gesù apre e chiude l’episodio, ma per il resto del racconto il vero e unico protagonista è il cieco; di lui non si dice mai il nome, ma notiamo che, nello snodarsi della vicenda, viene chiamato ripetutamente “l’uomo che era stato cieco” e, alla fine semplicemente “quell’uomo”. È come se Giovanni ci dicesse: Uomo è il suo nome!
Anche Gesù viene chiamato dal cieco “quell’uomo” e alla fine egli stesso si manifesta al cieco “illuminato” come il “Figlio dell’uomo”.
Questa guarigione operata dal Figlio dell’uomo nei confronti di un figlio d’uomo, con l’ausilio di un po’ di fango, che allude al fango primordiale della creazione, non può non farci pensare ad Adamo peccatore, in cui si rispecchia la cecità del peccato universale e originale.
Il lavacro nella piscina di Siloe è chiara allusione al Battesimo, segno della Pasqua di Cristo, in cui l’uomo credente si immerge grazie alla sua fede, a purificazione e rigenerazione della propria vita.
Non si dimentichi poi che solo alla fine l’uomo guarito incontra e “vede” il Figlio dell’uomo, ma “fuori” dal Tempio, dove il cieco guarito viene scacciato con disprezzo e dove anche Gesù si era nascosto per sfuggire alla minaccia di essere lapidato (Gv 8,59). Anche noi perciò non dobbiamo temere di uscire dai nostri schemi precostituiti riguardo a Dio e alla religione, per accettare la sfida di una fede più autentica che sa incontrare il vero Dio nelle periferie dell’umanità.
Gesù illumina la cecità dell’uomo
Cristo è la luce del mondo e dell’uomo. Nel conflitto tra luce e tenebre, “la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1,5): senza l’intervento di Cristo/luce l’uomo rimane cieco, impossibilitato a muoversi, ad orientarsi, a vivere in una dignità di vita ispirata dalla fede che è luce di conoscenza e di rivelazione.
Ma Cristo “passa” e “vede”, come il buon Samaritano che “vide ed ebbe compassione”, Cristo vede non con gli occhi dei discepoli, né con quelli dei farisei o dei genitori, ma con quelli del Padre creatore, redentore e misericordioso. Cristo passa e agisce. È sua ogni iniziativa, a significare che la grazia di Dio, come luce che squarcia le tenebre, previene ogni nostra supplica umana e sconfigge il male nella sua radice più profonda. Tutto quello che il cieco dice o fa avviene dopo la sua guarigione, prima c’è solo l’azione di Gesù, l’azione della grazia. Tutto quello che non potremmo mai conquistare con le nostre forze umane è suo puro dono gratuito!
Dalla luce alla testimonianza
Nella chiesa delle origini i nuovi battezzati erano chiamati “illuminati”. Nel cieco guarito s’intravvede tutto il percorso di testimonianza, ferma benché solitaria, e coraggiosa, perché contro tutti, per giungere all’illuminazione.
I vicini, i farisei, persino i suoi genitori, invece, restano nel buio, e sembrano preferire così: chissà, la luce potrebbe svelare cose anche troppo scomode, meglio la nebbia della mediocrità, meglio negare ciò che per quell’uomo è invece così evidente: “prima ero cieco, ed ora ci vedo!”.
Nessuno dica perciò che la fede cristiana è “cieca”. Quante volte sentiamo dire che la fede è un rimedio a ciò che non si riesce a spiegare con la ragione: siccome non capisco, chiudo gli occhi e mi fido, dove non arriva la luce della ragione, interviene la fede. Per un vero cristiano dovrebbe essere il contrario: è proprio l’incontro con Cristo che mi ha aperto gli occhi e posso così vedere quello che altrimenti per me rimarrebbe oscuro.
Non è perché non vedo che io credo; al contrario, proprio perché credo, io ci vedo! La mia ragione è stata illuminata dalla fede!
Buona Pasqua!
CALENDARIO PARROCCHIALE
MARZO
DOM |
31 |
IV di Quaresima Offerta torte e Concerto per campagna quaresimale |
8.30 10.30 16.00 18.00 |
S. Messa S. Messa Concerto in chiesa S. Messa |
APRILE
LUN |
1 |
Azione Cattolica |
18.30 |
Incontro a S. Vittore |
GIO |
4 |
|
21.00 |
Corso in preparazione al matrimonio (4) |
SAB |
6 |
Raccolta Caritas |
18.00 |
S. Messa |
DOM |
7 |
V di Quaresima Raccolta Caritas |
8.30 10.30 11.30 18.00 |
S. Messa S. Messa Riunione Guide e Lettori Liturgici S. Messa |
Da più di un anno, ogni domenica dopo la Messa delle 10:30, la Parrocchia ha deciso di aprire l’oratorio a bambini e ragazzi, per poter giocare e passare del tempo insieme, chiedendo ad un gruppo di giovani di occuparsi dell’animazione. Si organizzano giochi di gruppo per coinvolgere bambini e bambine di ogni età. Dato il bellissimo campo da calcio a disposizione, l’attrazione principale non poteva che essere: LA PARTITA! Diventa fin da subito un’usanza, tanto che spesso molti bambini, appena terminata la messa, chiedono un po’ preoccupati se si fa la partita. Gli animatori hanno addirittura iniziato a stilare le pagelle, riguardanti loro stessi, sulle loro prestazioni calcistiche domenicali.
“Oggi si gioca?”.
“È domenica, la Messa è appena terminata, quindi
SÌÌÌ!
inizia la partita!”
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