Domenica 24 maggio 2020
ASCENSIONE DEL SIGNORE
Letture domenicali:
Atti 1,6-13a: “Perché state a guardare il cielo”.
Sal 46 (47): Ascende Dio tra le acclamazioni .
Ef 4,7-13: Raggiungere la misura della pienezza di Cristo.
Luca 24,36-53: “Di questo voi siete testimoni”.
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L’Ascensione di Gesù non è narrata da san Luca come un avvenimento che colpisca la nostra immaginazione, non è vissuta dai discepoli come l’assistere a una manifestazione di gloria divina: forse è l’evento che neanche i più grandi pittori hanno saputo veramente cogliere, insistendo a descrivere quel “moto verso l’alto” come l’ennesimo strabiliante miracolo di Gesù.
Ma nella memoria degli Atti nulla di tutto questo: l’Ascensione lascia gli apostoli smarriti con un senso di vuoto e solitudine, perché Gesù non ha “svelato” i tempi che volevano conoscere (cioè il senso ultimo della storia umana); vorrebbero contemplare i Cieli, cioè il mistero di Dio in tutta la sua gloria, e invece Gesù li rimanda giù sulla terra, a cominciare dall’ostile Gerusalemme; credono che sia giunto il momento per loro di avere un potere divino, e invece sono ancora soltanto “Uomini di Galilea”, quella Galilea delle Genti, crocevia di ebrei e pagani, di commerci e strategie politiche squisitamente terrene. Sul momento sembra che per i discepoli l’Ascensione sia stato solo questo: Gesù ci ha lasciato! Tempo una decina di giorni e tutto cambierà!
Anche per san Paolo l’Ascensione del risorto mette in luce la nostra debolezza di esseri terreni, veri e propri “prigionieri” della nostra condizione di peccato e di morte. Ma colui che ascese ci ha già portati con sé, liberandoci dalle nostre prigioni terrene; inoltre Cristo “ascese” solo perché prima “discese”: anche noi, dunque, se vogliamo” ascendere” con Cristo, dobbiamo avere il coraggio di “discendere” come ha fatto lui, che si è umiliato per amore fino alla croce.
Se Cristo, ora in Cielo, è il Capo (cioè la mente, la testa, il pensiero, la volontà), il suo Corpo è qui sulla terra: sono gli apostoli, i profeti, gli evangelisti, i pastori, i maestri e tutti i fratelli che nella Chiesa “compiono il loro ministero”; e poiché Capo e Corpo non possono esistere disgiunti, così la Chiesa con il suo Capo sarà l’”Uomo perfetto” che unisce il Cielo di Dio e la nostra terra.
"Pace a voi!” Allo smarrimento e al vuoto dei discepoli, questo brano evangelico aggiunge il “dubbio”; il Risorto guida allora poco a poco i suoi amici alla certezza.
Anzitutto Gesù non stravolge la storia umana: egli invita infatti a guardare le sue mani e i suoi piedi per riconoscere la verità della sua vicenda terrena; non ci sono fantasmi, non ci sono favole leggendarie, c’è un vero uomo con la sua storia di crocifisso risorto: colui che davanti a loro mangia “una porzione di pesce arrostito” è lo stesso Gesù che li aveva chiamati a seguirlo, operatore di prodigi e maestro in Israele.
Poi, per renderli suoi testimoni per sempre, “aprì loro la mente per comprendere le Scritture”: la sua Parola dovrà essere per sempre il criterio guida della predicazione di tutti i tempi.
Infine la promessa e la consolazione: a chi temeva di essere lasciato solo Gesù manderà “Colui che il Padre mio ha promesso” perché tutti siano “rivestiti dall’alto”.
RIPRENDIAMO A CELEBRARE INSIEME
Ecco le disposizioni da osservare per partecipare alla s. Messa: si tratta di comportamenti che ormai abbiamo imparato a tenere quando ci troviamo in mezzo ad altre persone. Prima che le norme da osservare però occorre che tutti ci mettiamo in uno spirito di umile obbedienza e di profondo rispetto perché nessuno sia causa di disagio per gli altri.
Chi inoltre non si sentisse ancora di partecipare, può continuare serenamente anche nelle prossime domeniche a rimanere a casa, facendo la sua preghiera domenicale da solo o in famiglia o seguendo la s. Messa in TV, sentendosi ugualmente in comunione col Signore e coi fratelli, onorando anche così il precetto festivo.
ORARI
Giorni feriali e sabato: ore 8.00 e 18.00
Domenica e festivi: ore 8.30 - 10.30 e 18.00
(si raccomanda di arrivare in anticipo per consentire un ingresso in sicurezza e controllato)
Per ENTRARE IN CHIESA occorre
- avere mascherina e tenerla sempre anche in chiesa
- avere una temperatura corporea inferiore ai 37,5° C
- non aver avuto contatti con persone risultate positive al Covid-19
- mantenere comunque e sempre la distanza di sicurezza da altre persone (almeno 1 metro)
- non portare animali in chiesa durante la Messa, a eccezione dei cani-guida per i non vedenti.
Nelle celebrazioni del SABATO e della DOMENICA occorre
- arrivare in anticipo per consentire un ingresso controllato: si entra dalle porte laterali, distanziati l’uno dall’altro di almeno 1 metro; sarà presente un servizio d’ordine di alcuni volontari
- si chiede vivamente di non entrare a messa iniziata
- entrare solo per partecipare alla s. Messa: la visita per la preghiera individuale o la confessione dovranno essere vissuti in altri momenti
- utilizzare all’ingresso il dispenser del disinfettante, anche per chi indossa i guanti
- occupare i posti contrassegnati (limitati a n. 200): 2 per panca, ma coniugi e familiari possono stare sulla medesima panca
- durante tutta la celebrazione restare sempre al posto assegnato
- evitare di inginocchiarsi se chi abbiamo di fronte è seduto o in piedi
- per le offerte per la comunità utilizzare le cassette poste in fondo alla chiesa, dal momento che non è possibile fare la questua all’offertorio
- per la comunione: il fedele rimarrà in piedi al proprio posto e aspetterà che passi il ministro, a cui porgerà le mani su cui verrà lasciata la particola: il fedele si toglierà la mascherina e si comunicherà
- il sacerdote e i ministri che portano la comunione indosseranno guanti e mascherina
- evitare ogni forma di raggruppamento all’interno della chiesa e sul sagrato, prima e dopo la celebrazione
- l’uscita sarà favorita dall’apertura del portone centrale, mantenendo sempre la distanza di almeno 1 metro
- i fogli della Messa sono personali e non vanno lasciati in chiesa ma portati via con sé all’uscita
- non è opportuno venire a Messa con bambini molto piccoli che non sanno ancora stare da soli al proprio posto. GRAZIE!
CARITAS PARROCCHIALE - FONDO SAN GIUSEPPE
È stato costituito dalla Caritas diocesana il Fondo San Giuseppe per aiutare le famiglie che stanno perdendo il lavoro a causa della crisi economica provocata dal diffondersi dell’epidemia di Coronavirus.
INFORMAZIONI ALLO 02/45371954.
DOMENICA 31 MAGGIO ORE 21:
S. ROSARIO IN ORATORIO
Ricordiamo e preghiamo per i parrocchiani defunti nei giorni scorsi
ELISA PASQUALI
ALDO VILLANI
CONCEPITA MASSARO.
Ricordiamo che è possibile celebrare la s. Messa esequiale dei parrocchiani deceduti nel tempo dell’emergenza sanitaria, per ora alla sola presenza dei parenti.
Per rimanere aggiornati on line sulle informazioni parrocchiali e diocesane:
-
www.silvestromartino.com (PARROCCHIA)
-
www.chiesadimilano.it (DIOCESI)