DOMENICA 28 NOVEMBRE 2021
III DI AVVENTO
LE PROFEZIE ADEMPIUTE
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LETTURE DOMENICALI:
LETTURA - Isaia 45, 1-8: Stillate, cieli, dall’alto!
CIRO, Re di Persia, pagano, è chiamato da Dio: “mio servo”!
Nella memoria biblica degli Israeliti, il tempo del dominio persiano è ricordato come un tempo favorevole alle sorti del popolo eletto. Israele, dopo i brevi anni di libertà e indipendenza del Re Davide e della sua dinastia, fu ben presto sottomesso a potenze straniere succedutesi l’una dopo l’altra: prima gli Assiri, poi i Babilonesi, poi i Persiani, a cui succedettero i Greci e infine i Romani, che nel 70 dopo Cristo operarono la definitiva distruzione del Tempio di Gerusalemme, mai più in seguito ricostruito. Per Israele si è trattato di quasi sette secoli di desolazione e schiavitù, cui ha fatto seguito la “diàspora”, cioè la definitiva dispersione degli Ebrei nel mondo.
In mezzo a queste vicende di tirannia e sottomissione, figure come quella di Ciro rappresentano per Israele un barlume di speranza e umanità: fu proprio il re persiano infatti che pose fine all’esilio babilonese, permettendo agli Ebrei di tornare nella propria terra e di ricostruire il Tempio!
Ciro, strumento del progetto di salvezza di Dio e profezia di Gesù, il Servo per eccellenza, è anche esempio di come i popoli abbiano bisogno di avere sovrani e governatori illuminati e sapienti.
Notiamo inoltre il versetto posto al termine del passo biblico: “Stillate, cieli dall’alto…”, usato come antifona nella liturgia latina d’Avvento:
“Rorate coeli desuper et nubes pluant Iustum:
aperiatur terra, et germinet Salvatorem!”
- Salmo 125 (126): Grande gioia per il ritorno degli esuli!
EPISTOLA - Romani 9,1-5: Da Israele proviene Cristo secondo la carne.
ISRAELE nostro fratello per sempre! - L’apostolo Paolo, israelita d’origine e di formazione, “rapito” dalla luce del Risorto, riconosce in Gesù il Cristo, annunciato e atteso lungo tutta la storia del suo popolo; e, mentre soffre per la chiusura del cuore dei suoi fratelli Ebrei, ne esalta la benedizione secolare che hanno ricevuto da Dio, che non sarà mai loro tolta: essi continueranno ad essere il popolo eletto del Signore, a lui caro per sempre. La Chiesa, nuovo popolo di Dio, non abolisce ma porta a pienezza questa elezione incancellabile.
Il canto d’amore di san Paolo per Israele, serva a tutti noi cristiani ad onorare sommamente i fratelli Ebrei, considerandoli “nostri fratelli maggiori”, secondo la definizione che ne diede san Giovanni Paolo II, e a combattere ed aborrire ogni forma di antisemitismo, palese o latente, non solo perché ingiusto, incivile e disumano, ma anche perché “da loro proviene il Cristo secondo la carne”.
Se avessimo conservato e trasmesso fedelmente la testimonianza di san Paolo lungo i secoli, forse tanti cristiani non si sarebbero macchiati dei crimini commessi contro i fratelli Ebrei, crimini di cui non ci pentiremo mai abbastanza!
VANGELO
Luca 7, 18-28: Fra i nati da donna non vi è alcuno come Giovanni. - IL PIÙ PICCOLO nel regno di Dio è il più grande! - Davanti alla predicazione di Gesù, persino Giovanni Battista esita e vorrebbe essere rassicurato: è stato arrestato, sa che potrebbe giungere da un momento all’altro l’ora del suo martirio e vorrebbe una risposta chiara da Gesù: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”.
Egli aveva predetto il Messia come colui che avrebbe fatto piazza pulita di ogni ingiustizia, servendosi della forza devastante di un fuoco inestinguibile e di una scure per abbattere gli alberi cattivi e guasti; Gesù invece, che lui stesso aveva riconosciuto come Agnello di Dio, si faceva avanti e attirava le folle con l’amore che guarisce e la misericordia che perdona, disorientando attese come quella di Giovanni stesso: ci si attendeva un Messia più potente dei potenti, giustiziere, ed ecco invece un umile uomo che pone a modello i piccoli.
Eppure i segni sono grandi e inconfutabili: “i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia”.
Eravamo ciechi: ci hai dato la luce,
eravamo zoppi:
ci hai insegnato a camminare,
eravamo impuri:
ci hai messo in stato di grazia,
eravamo sordi:
ci hai dato un cuore per saperti ascoltare,
eravamo morti: ci hai ridato la vita.
Rendici servi del tuo Regno, Signore,
rendici piccoli e poveri davanti a te,
rendici fratelli e sorelle tra noi! Amen.
AVVENTO E NATALE 2021
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AVVISI
⇒ Lunedì 29 novembre ore 21.00: Consiglio pastorale parrocchiale.
⇒ Al termine delle ss. Messe festive, in fondo alla chiesa, è possibile iscrivere i nomi dei propri cari defunti al Pio Consorzio per la celebrazione di ss. Messe in loro suffragio durante il prossimo anno.
⇒ In sacrestia è disponibile il libretto per la preghiera personale del tempo d’Avvento.
CALENDARIO PARROCCHIALE
NOVEMBRE 2021
DOM |
28 |
III AVVENTO III elementare Domenica Insieme |
8.30 10.30 18.00 |
S. Messa S. Messa S. Messa |
LUN |
29 |
|
17.00 21.00 |
Catechismo IV CPP |
MAR |
30 |
|
17.00 |
Catechismo II |
DICEMBRE 2021
MER |
1 |
|
17.00 |
Catechismo V |
GIO |
2 |
|
17.00 |
Catechismo III |
VEN |
3 |
I venerdì del mese |
18.30 |
Adorazione Eucaristica |
SAB |
4 |
|
18.00 |
S. Messa vigiliare |
DOM |
5 |
IV AVVENTO
|
8.30 10.30 18.00 |
S. Messa S. Messa S. Messa |
LA VENDITA DI SABATO e DOMENICA SCORSA HA PERMESSO DI RACCOGLIERE € 2.000 PER LA NOSTRA PARROCCHIA.
GRAZIE AL GRUPPO AGO&FILO E A TUTTI I PARROCCHIANI CHE HANNO CONTRIBUITO!
Il mercatino di Ago e Filo è raggiungibile presso la sua sede nell’Oratorio di via Maffei 29, previo contatto al numero telefonico 338.3628398.