27 OTTOBRE 2024
DOMENICA MISSIONARIA
Cari fratelli e sorelle in Cristo, oggi celebriamo la GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE, un giorno che ci invita a riflettere sul grande mandato dato dal nostro Signore Gesù: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura” (Marco 16:15). Questo comando non è solo una direttiva per i missionari in terre lontane; è un mandato per tutti noi, ovunque ci troviamo. La Chiesa, secondo il Concilio Vaticano II, è “missionaria” per sua natura, poiché il suo fondatore, Gesù Cristo, è stato il primo missionario. Dio Padre ha inviato Dio Figlio, incarnato in Gesù, il Suo Cristo, nel mondo con un messaggio di amore e salvezza. Pertanto, la missione evangelizzatrice della Chiesa è essenzialmente l'annuncio dell'amore, della misericordia, del perdono e della salvezza, così come rivelati all'umanità attraverso la vita, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo nostro Signore.
Nella prima lettura dagli Atti degli Apostoli, assistiamo all’incontro di Filippo con un eunuco etiope. Guidato dallo Spirito Santo, Filippo si avvicina a quest’uomo, che sta leggendo le Scritture ma fatica a comprenderle. La disponibilità di Filippo a impegnarsi e a spiegare la buona notizia di Gesù mette in evidenza un aspetto fondamentale della nostra missione: siamo chiamati a incontrare le persone dove si trovano. Proprio come Filippo ha condiviso il messaggio di Cristo con l’eunuco, anche noi dobbiamo essere attenti ai bisogni di coloro che ci circondano. Questo potrebbe essere un familiare in cerca di una ragione di esistenza, un amico che attraversa un momento difficile o un vicino che cerca supporto. La nostra missione inizia nelle interazioni quotidiane, dove possiamo incarnare l’amore e la verità di Gesù.
San Paolo, nella sua lettera a Timoteo, sottolinea l’importanza della preghiera e dell’intercessione per tutte le persone. “Esorto quindi prima di tutto a fare suppliche, preghiere, intercessioni e ringraziamenti per tutti” (1 Timoteo 2:1). La nostra missione è profondamente radicata nella preghiera. Papa Francesco ci ricorda che “la Chiesa è in missione nel mondo.” Ci esorta a essere “testimoni dell’amore di Dio” attraverso la preghiera e l’azione. Nelle nostre famiglie, possiamo creare spazi di preghiera e discussione sulla fede, incoraggiandoci a cercare la guida di Dio nelle nostre vite e nel nostro impegno verso gli altri.
Nel Vangelo di Marco, Gesù incarica i Suoi discepoli, promettendo che saranno sostenuti da segni e prodigi mentre diffondono il Suo messaggio. “Essi uscirono e predicarono ovunque, mentre il Signore collaborava con loro” (Marco 16:20). Questa promessa ci dà la fiducia per agire nella nostra missione. Papa Francesco ci sfida ad essere audaci e coraggiosi nella nostra missione. Egli afferma: “Siamo chiamati a essere missionari della gioia.” La gioia è una testimonianza potente del Vangelo. Quando viviamo con gioia, le nostre famiglie e comunità lo notano, e questo può suscitare curiosità sulla nostra fede.
Come possiamo quindi praticare questa missione nella nostra vita personale e nelle famiglie?
1. Aprire Conversazioni: Creare un ambiente a casa dove la fede possa essere discussa apertamente. Condividere le proprie esperienze e convinzioni, incoraggiando i membri della famiglia a esprimere i propri pensieri e domande.
2. Atti di Gentilezza: Piccoli atti di gentilezza possono essere molto potenti. Che si tratti di aiutare un vicino, di fare volontariato in una associazione locale, o semplicemente di porgere un orecchio attento, queste azioni riflettono l’amore di Cristo.
3. Pregare Insieme: Rendere la preghiera un'attività familiare. Pregare gli uni per gli altri, per la comunità e per il mondo. Questa pratica non solo approfondisce la nostra relazione con Dio, ma rafforza anche i legami familiari.
4. Testimoniare Attraverso la Gioia: Lasciare brillare la gioia della propria fede attraverso le proprie azioni. Sorridere, essere disponibili e mostrare gratitudine. Il nostro atteggiamento può invitare gli altri a chiedere quelle è la fonte della nostra gioia.
5. Sostenere il Lavoro Missionario: Impegnarsi con iniziative missionarie locali o globali. Questo può avvenire attraverso la preghiera, il supporto finanziario o anche partecipando a viaggi missionari, se possibile.
Infine, vorrei concludere con le parole di Gandhi, che spesso diceva: “La mia vita è il mio messaggio.” Sfidava spesso i missionari cristiani a osservare l’“apostolato della rosa.” Una rosa non predica. Semplicemente irradia la sua fragranza e attrae tutti a sé con la sua bellezza irresistibile. Pertanto, la cosa più importante non è il Vangelo che predichiamo, ma la vita che viviamo. Amen.
don Titus