PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
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2 FEBBRAIO

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE

Cari fratelli e sorelle, oggi celebriamo la Festa della Presentazione del Signore, un momento che segna il compimento delle promesse di Dio e ci invita alla dedizione, alla fedeltà e alla speranza. Maria e Giuseppe, in obbedienza alla legge, presentano Gesù al Tempio, adempiendo quanto prescritto nella Legge di Mosè. Questo gesto riflette la loro umiltà e la loro profonda fiducia in Dio. Attraverso l'incontro con Simeone e Anna, si rivela il significato profondo di questo evento: Gesù è il Messia tanto atteso, la luce per illuminare le genti e la gloria d’Israele.

Nella prima lettura, il profeta Malachia annuncia la venuta del Signore nel Suo tempio, descrivendolo come un fuoco purificatore e un raffinatore d’argento. Questa immagine ci ricorda che Dio desidera purificarci e trasformarci, plasmandoci a Sua immagine. Così come l’argento viene purificato dal fuoco, anche le nostre vite devono attraversare un processo di affinamento, specialmente attraverso le prove, per avvicinarci a Lui. Nel Vangelo, vediamo Maria e Giuseppe portare fedelmente Gesù al Tempio, adempiendo la legge di Dio. Simeone, guidato dallo Spirito Santo, riconosce in Gesù la luce per illuminare le genti e la gloria di Israele, mentre Anna proclama l'importanza del bambino a tutti coloro che aspettavano la redenzione. Simeone e Anna diventano così modelli di pazienza e speranza, ricordandoci che le promesse di Dio si realizzano nel Suo tempo perfetto.

San Paolo, nella seconda lettura, sottolinea la missione universale di Gesù Cristo. Egli è venuto non solo per Israele, ma per tutte le nazioni, adempiendo le promesse fatte ai patriarchi ed estendendo la salvezza a tutti. Questa universalità ci invita a riflettere su come viviamo la nostra fede. Siamo aperti ad accogliere gli altri come parte del piano di salvezza di Dio? Siamo disposti a lasciar risplendere la luce di Cristo attraverso di noi per portare speranza e unità in un mondo diviso?

La Festa della Presentazione ci invita anche a dedicarci completamente a Dio. Così come Gesù è stato consacrato nel Tempio, siamo chiamati a vivere come templi dello Spirito Santo, riflettendo la presenza di Dio nelle nostre vite quotidiane. L’obbedienza fedele, dimostrata da Maria e Giuseppe, è essenziale nel nostro cammino di fede. Come Simeone e Anna, dobbiamo rimanere pazienti e saldi, confidando nel piano di Dio anche nei momenti di attesa o incertezza. Le loro vite di preghiera, devozione e speranza ci ricordano che Dio realizza sempre le Sue promesse, anche se serve tempo e fede per vederle compiersi.

Riflettendo su questa festa, prendiamo due insegnamenti per la nostra vita. Primo, impegniamoci a vivere come templi del Signore, dedicandoci alla santità e rendendo la nostra vita una testimonianza del Suo amore e della Sua presenza. Secondo, confidiamo nei tempi di Dio, imparando dalla pazienza e dalla speranza di Simeone e Anna. Nei momenti di difficoltà o di attesa, restiamo saldi, sapendo che il piano di Dio è sempre per il nostro bene. Celebriamo la Presentazione del Signore rinnovando il nostro impegno a vivere come discepoli fedeli, portando la luce e l’amore di Cristo al mondo. Come Simeone e Anna, riconosciamo la presenza di Gesù in mezzo a noi e proclamiamo la Sua salvezza a tutti. Amen.

don Titus

DOMENICA 9 NOVEMBRE 2025

NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

Letture:

Dn 7,9-10.13-14 – Il vegliardo dà al figlio dell’uomo potere sui popoli

dal Salmo 109 (110) – Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato

1Cor 15,20-26.28 – Alla fine Cristo consegnerà il regno a Dio Padre

Mt 25,31-46 – Il Figlio dell’uomo, re cui il Padre ha affidato ogni giudizio


Un profondo desiderio di Dio

Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi” (Mt 25,35-36).

Questa pagina evangelica accompagna il mio ingresso ufficiale nella nostra comunità cristiana, mettendo a fuoco con lucidità estrema il ruolo che il Signore e la Chiesa mi assegnano in mezzo a voi.

Senza trascurare il forte appello alla carità che queste parole richiamano, desidero esprimere ciò che gli anni di ministero presbiterale mi hanno rivelato e che già intuivo nel giorno del mio definitivo al Signore.

9 NOVEMBRE

FESTA DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO, RE DELL’UNIVERSO

Fratelli e sorelle carissimi, oggi celebriamo Cristo come Re dell’Universo, ma la sua regalità è diversa da quella del mondo. Non governa con forza o dominio, ma servendo e amando. Nell’Apocalisse, Giovanni contempla il Figlio dell’uomo seduto sul trono, circondato da giustizia e misericordia. La sua regalità ci invita a capire che la vera grandezza si manifesta nella fedeltà e nella dedizione, non nel comando sugli altri. Come san Policarpo, vescovo di Smirne, che davanti ai persecutori dichiarò: “Ottantasei anni l’abbiamo servito e mai ci ha fatto del male: come potremmo bestemmiare il nostro Re, Gesù Cristo, che ci ha salvati?”, anche noi siamo chiamati a vivere una fedeltà quotidiana al nostro Re, sapendo che Egli guida le nostre vite con amore e misericordia.

Il Vangelo ci ricorda che il Signore giudica le opere di amore: “Avevamo fame e ci avete dato da mangiare, eravamo nudi e ci avete vestiti, eravamo stranieri e ci avete accolti.” La sua regalità si manifesta nel cuore che si apre agli altri, soprattutto ai poveri e agli emarginati. Papa Leone XIV, nel suo recente Dilexit te, sottolinea che servire i piccoli è il modo più vero di riconoscere la sovranità di Cristo. Dobbiamo imparare a vivere nella sua presenza, nella Parola, nei Sacramenti e nella comunità, traducendo la fede in azione concreta ogni giorno. Apriamo i nostri cuori alla presenza di Cristo, condividiamo il suo amore con chi è nel bisogno, partecipiamo attivamente alla vita della comunità e dei Sacramenti.

 

Dal 10 al 16 novembre 2025

 

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

IT50K0503401693000000003568

PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


In qualsiasi momento è possibile lasciare la propria offerta tramite mediante donazione con carta di credito utilizzando l'apposito pulsante

 

«KAIRE», A SCUOLA DI PREGHIERA CON L’ARCIVESCOVO

Torna anche nel prossimo Avvento l’appuntamento ormai tradizionale con il Kaire, un breve momento quotidiano di preghiera con monsignor Delpini, diffuso dai media diocesani e fruibile in ogni momento della giornata.

«A scuola di preghiera con l’Arcivescovo» è il sottotitolo della proposta, le cui riflessioni verranno trasmesse da luoghi simbolicamente legati alla vita quotidiana delle persone: nelle prime due settimane, per esempio, le preghiere verranno registrate rispettivamente nella cappella della Stazione Centrale di Milano, snodo da cui ogni giorno passano migliaia di lavoratori, studenti e turisti, e nella piccola chiesa di San Raffaele, nel pieno centro di Milano, circondata da negozi e uffici.

 

È uscito il numero di NOVEMBRE 2025


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