19 GENNAIO 2025

19 GENNAIO 2025

DOMENICA 19 GENNAIO 2025

        II DOPO L'EPIFANIA        

LETTURE DOMENICALI:

Ester 5,1-1c.2-5; Salmo 44 (45); Efesini 1,3-14; Giovanni 2,1-11

LE NOZZE DI CANA

Anche in questa domenica si prolunga la festa dell’Epifania. Il vangelo delle Nozze di Cana si conclude infatti sottolineando che Gesù “manifestò la sua gloria”. Poiché “epifania” significa “manifestazione di luce e di gloria”, l’episodio natalizio dei ss. Magi rappresenta la prima manifestazione di Gesù alle genti di tutto il mondo, indicata dalla luce della stella ben visibile nel mezzo della notte; seguono poi le altre manifestazioni gloriose di Gesù nell’età adulta: quella del suo Battesimo (Domenica scorsa) e, oggi, quella alle Nozze di Cana.

Nella prima parte del racconto giovanneo la protagonista è Maria: è lei l’invitata principale alla festa e Gesù vi partecipa come parente prossimo, è lei che si accorge che manca il vino, elemento essenziale per la buona riuscita della festa, è lei che interpella Gesù quasi “costringendolo” ad intervenire, nonostante non fosse ancora giunta la sua Ora, ed è lei che dice ai servitori di fare quello che Gesù dirà loro.

Poi entra in scena Gesù che, dopo un primo atteggiamento di misteriosa attesa (“Donna, che vuoi da me?”), non si sottrae alla volontà della madre, anzi, le obbedisce in una maniera sovrabbondante, persino esagerata: ben seicento litri circa di vino in sei anfore riempite fino all’orlo! E il maestro di tavola conferma che si trattò del vino più buono servito durante tutta la festa (l’usanza antica prevedeva che tali feste si prolungassero per diversi giorni).

Gesù fa preparare l’acqua che, secondo la Legge antica, era destinata alla “purificazione rituale” e vi sostituisce il vino, affermando così che i riti antichi sono superati. Egli sembra voler dire: adesso sono io la vostra purificazione, prefigurando in quel vino il segno eucaristico del suo sangue purificatore.

Per questo episodio delle nozze di Cana l’evangelista non usa la definizione di “miracolo” ma quella di “segno”, che sta all’inizio di tutti gli altri segni ricordati lungo tutto il racconto evangelico, sette in tutto, l’ultimo dei quali è la risurrezione di Lazzaro. I “miracoli”, dunque, valgono non solo per quello che operano, ma soprattutto per quello che significano, che “manifestano”: la gloria di Gesù (cioè la sua epifania/manifestazione di gloria).

Chi sono in questo racconto coloro che sanno che cosa è avvenuto? Non gli sposi, non gli ospiti, neanche il maestro di tavola, che gusta il vino ma “non sapeva di dove venisse”. Però “lo sapevano i servitori”, e poco dopo si aggiunge che davanti a questo segno “i suoi discepoli credettero in lui”. Dunque solo i servitori e i discepoli e naturalmente Maria, sapevano! Poiché nel Vangelo i discepoli di Gesù sono i “servi del Regno” possiamo capire meglio a chi è indirizzato il messaggio del vino buono della festa.

Oggi i discepoli di Gesù siamo noi, siamo noi i servitori alla festa del Regno di Dio. A noi Maria, indicando suo Figlio, ripete: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela!”.

FESTA DELLA FAMIGLIA

Domenica 26 gennaio

10.30 in chiesa: S. Messa della Comunità.

11.30 in Oratorio:  Famiglie in gioco a cura del Gruppo Adolescenti.

12.30 Pranzo comunitario - La Parrocchia preparerà un primo piatto abbondante per tutti con bevande e caffè (offerta libera a partire da 5 euro / persona). Chi lo desidera può portare dolci/salati/frutta da condividere per completare il menu. I piatti potranno essere lasciati nel salone dell’Oratorio prima della S. Messa domenica mattina.

14.30 Tombolata con musica - Ognuno è invitato a portare un semplice/simpatico oggetto che servirà da premio che potrà essere lasciato sabato 25/1 mattina nel salone dell’oratorio.

P.S. Sono particolarmente invitate le persone sole perché tutti siamo FAMIGLIA e COMUNITÀ

È gradita la conferma della vostra partecipazione presso la segreteria parrocchiale (tel. 0236632516 oppure via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

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CALENDARIO PARROCCHIALE

GENNAIO 2025

DOM

19

II dopo l’Epifania

8.30

10.30

16.00

18.00

18.00

S. Messa

S. Messa

Battesimi comunitari

S. Messa

Gruppo Famiglie

LUN

20

 

17.00

21.00

Catechismo III elementare

Consiglio pastorale parrocchiale

MAR

21

 

17.00

Catechismo V elementare

MER

22

 

17.00

Catechismo IV elementare

GIO

23

 

17.00

Catechismo II elementare

VEN

24

 

18.30

Lectio biblica

SAB

25

 

18.00

S. Messa vigiliare

DOM

26

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

Festa della Famiglia

8.30

10.30

18.00

S. Messa

S. Messa

S. Messav

 

 

AVVISI

Oggi, Domenica 19/1 alle ore 16 in Oratorio: Benedizione degli animali nella memoria di S. Antonio abate.

- Lunedì 20 gennaio ore 21: Consiglio pastorale parrocchiale.

 

 

Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani

(18-25 gennaio)

Testi per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani per tutto l’anno 2025 sul tema “Credi tu questo?” (Giovanni 11, 26)

disponibili su www.chiesadimilano.it

DOMENICA 16 FEBBRAIO 2025

VI DOPO L'EPIFANIA

LETTURE DOMENICALI:

Is 56,1-8: Osservate il diritto, praticate la giustizia.

Salmo 66 (67): Popoli tutti, lodate il Signore!

Rm 7,14-25a: Non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio!

Lc 17,11-19:   Dieci lebbrosi purificati, uno solo salvato.

In questa domenica la Parola della Liturgia eucaristica torna sulla figura dell’ultimo, dell’escluso, del lebbroso, del samaritano, dello straniero,  da Gesù finalmente accolto, ascoltato, guarito e salvato.

16 FEBBRAIO

VI DOPO L'EPIFANIA

Cari fratelli e sorelle in Cristo, Oggi la Parola di Dio ci invita a riflettere su due atteggiamenti fondamentali nella vita cristiana: la gratitudine e la fede. Il Vangelo ci presenta un episodio commovente: dieci lebbrosi vengono guariti da Gesù, ma solo uno di loro, un samaritano, torna a ringraziarlo. Gesù pone una domanda che dovrebbe risuonare nei nostri cuori: "Non ne sono stati guariti dieci? E gli altri nove dove sono?" (Lc 17,17).

Il samaritano, riconoscendo la sua guarigione, torna indietro per lodare Dio e per ringraziare Gesù. In questo gesto, Gesù vede un segno di fede autentica e gli dice: "La tua fede ti ha salvato" (Lc 17,19). È interessante notare che gli altri nove erano stati guariti fisicamente, ma solo questo uomo riceve anche la salvezza. Perché? Perché la gratitudine è il segno di un cuore che ha riconosciuto l'opera di Dio e che vive nella fiducia.

 

Dal 17 al 23 febbraio 2025

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

IT50K0503401693000000003568

PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


In qualsiasi momento è possibile lasciare la propria offerta tramite mediante donazione con carta di credito utilizzando l'apposito pulsante

 

GIUBILEO DEI MALATI IN DUOMO

Sabato 15 febbraio il Duomo di Milano ospiterà il Giubileo dei malati e degli operatori sanitari, una celebrazione dedicata a chi vive ogni giorno la sfida della malattia e a chi si prende cura dei più fragili.

L’evento avrà inizio alle 10 con il Rosario e la celebrazione eucaristica, presieduti dall’Arcivescovo, mons. Mario Delpini.

Sono invitati a partecipare tutti i malati, insieme ai loro familiari, e le figure che operano in ambito sanitario: medici, infermieri, operatori sanitari, cappellani ospedalieri, volontari e operatori della Pastorale della salute. 

maggiori dettagli su chiesadimilano.it

 

È uscito il numero di febbraio 2025


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