ANNO ORATORIANO 2024-25

ANNO ORATORIANO 2024-25

TUTTO CAMBIA

TUTTO CAMBIA è lo slogan dell'anno oratoriano 2024-2025 che ci introdurrà al Giubileo 2025 e ci aiuterà a viverlo in oratorio, accogliendo la dimensione della speranza.

Ragazzi e ragazze saranno invitati a mettersi nuovamente in cammino, non solo come "pellegrini di speranza" ma come "animatori di speranza" nei loro ambienti di vita, con i loro amici e familiari.

Anche ai ragazzi sarà chiesto di prepararsi ad attraversare quella "Porta" - che è la salvezza di Gesù che passa dalla croce - accogliendo l'amore di Dio.

Incontrando il Signore Gesù, cambia la prospettiva sulle cose del mondo e ciascuno trova un nuovo modo e il vero motivo per vivere.

Con Gesù TUTTO CAMBIA e tutto prende la forma dell'infinito, anzi di una felicità che dura per sempre.

Con Lui ci impegniamo a dire "basta" al male, così come ci chiede il nostro Arcivescovo, e a farci bastare - eccome! - la Grazia che il Signore ogni giorno ci dona con la sua presenza e con il suo amore che perdona, salva, fa rinascere.


Lo sappiamo che TUTTO CAMBIA se un ragazzo o una ragazza vive nell’amicizia con il Signore Gesù, se può conoscerlo e imparare ad amarlo, se ha modo di incontrare e far parte di una comunità che lo annunci e che chiede a ciascuno di crescere con Lui, se può sperimentare l’amicizia e il sostegno di persone che danno testimonianza concreta di fede, di amore e… di speranza.

Sì, TUTTO CAMBIA con Gesù e con una comunità che crede, ama e spera!

Animatori di speranza

L’anno oratoriano 2024-2025 apre le porte al Giubileo 2025 e ne assume il tema, chiedendo a ragazzi e ragazze di diventare non solo “pellegrini di speranza” ma anche “animatori di speranza”, portatori di un messaggio che illumina la vita e la amplifica, dentro un orizzonte infinito, anzi eterno.

A loro viene proposto di riconoscere i segnali che generano e nutrono speranza e che parlano della presenza dell’amore di Dio nel mondo e nell’esistenza di ciascuno. Chi decide di seguire il Signore Gesù e risponde all’amore di Dio, attraverso il suo amore, contribuisce a costruire la speranza, perché trasmette e fa capire agli altri, con i suoi gesti e le sue parole, che la vita di Dio sta orientando la sua esistenza e può plasmare l’esistenza delle persone. Dio ha deciso di percorrere le strade del mondo donando a tutti la speranza della sua salvezza. Questo messaggio, proprio attraverso noi, può ancora trasformare il mondo e la vita delle persone!

La speranza non è una virtù lontana e astratta, ma “operativa” e trasformatrice, perché impegna ciascuno a vivere in modo nuovo e originale e a farsi protagonista delle sue azioni e delle sue scelte; a non subire il male, ma a rialzarsi e vincerlo ogni volta, sapendo di avere Gesù come amico e compagno nel cammino, lo Spirito Santo come forza che lo anima e l’incontro con il Padre, che ama e perdona sempre e per sempre, come “meta” possibile per tutti. In questo senso, TUTTO CAMBIA!

Basta anche ai ragazzi

«Ti basta la mia grazia…» è il riferimento alla espressione di san Paolo che ci chiede di ricordare l’Arcivescovo Mario Delpini, nella sua proposta pastorale 2024-2025. «Nada te turbe, nada te espante… solo Dios basta…» è l’espressione di santa Teresa D’Avila con la quale il nostro Arcivescovo ci dà la prospettiva con cui vivere il nuovo anno. Vogliamo invitare anche ragazzi e ragazze ad affidarsi a Dio e a lasciarsi guidare da Lui.

A loro si chiederà di pregare e farlo un po’ di più, di essere più costanti nella vita sacramentale, di agire con gesti e parole in sintonia con il Vangelo, di essere giusti, perdonare e promuovere la pace. In questo modo potranno crescere seguendo il Signore e potranno contribuire a cambiare il mondo in cui abitano e a riempirlo di speranza!

Se ciascuno fa la sua parte, cercando il Signore nel suo cuore ogni giorno, amando il prossimo, costruendo un mondo più giusto, con pensieri, azioni e sentimenti educati dal Vangelo, TUTTO CAMBIA!     

TUTTO CAMBIA è lo slogan di questo anno oratoriano così speciale e straordinario. Indicheremo Gesù come la “porta” da attraversare. Avendo compreso, in questa estate, che Dio è venuto nel mondo per indicarci i sentieri della vita, sappiamo che questi sentieri spalancano i confini dell’esistenza all’eternità.

Essere speranza

I bambini e ragazzi che incontriamo “sono” essi stessi speranza e cambiamento in atto. Le comunità educanti degli oratori alleneranno quest’anno il loro sguardo e il loro agire perché la speranza che è insita nella crescita di ogni ragazzo o ragazza sia custodita e nessuno dei più giovani sia deluso o spaventato o annoiato, in una fase dell’esistenza dove è naturale che invece ciascuno sogni a occhi aperti il suo futuro, non abbia timore della sua vita presente, perché si sente sorretto e accompagnato da chi si dimostra degno di fiducia, e sia continuamente stimolato a guardare avanti, a sperimentare, a mettersi in gioco, perché incoraggiato a farlo.

Cambiare e dire: «Basta al male!»

Entrando nel Giubileo 2025, in oratorio diciamo che TUTTO CAMBIA se diciamo “basta” al male!

TUTTO CAMBIA se ci mettiamo a camminare decisamente sulla strada del bene ed educhiamo i più giovani ad accogliere l’avventura bellissima di crescere come discepoli del Signore! C’è bisogno del cambiamento di tutti noi. Il Giubileo ne è l’occasione!

In che cosa cambiare in oratorio? Quale cambiamento desideriamo affidare a Dio Padre perché agisca la sua grazia? Il cambio di vita, l’apertura a qualcosa di nuovo, il rifiuto del male per accogliere nuove strade di bene sono “scelte giubilari” che possono coinvolgere grandi e piccoli, insieme, a partire dalla scelta comune e personale di credere e di vivere la fede nel Signore Gesù. Tutto l’oratorio ne è coinvolto! Anche l’oratorio può e deve cambiare!

Quali sono quegli ostacoli che ci impediscono di vivere con speranza? Che cosa impedisce a bambini, ragazzi e adolescenti di avere la speranza come traccia per il proprio cammino di crescita? Questo anno oratoriano e il Giubileo che sta iniziando sono opportunità decisive per porre un freno a tutte quelle cose che non fanno vedere ai più giovani e fanno dimenticare ai più grandi che Dio ci ama, si prende cura di noi e ci dona la sua grazia.

In oratorio tutti coinvolti

Tutto l’oratorio può diventare animatore di speranza e promotore di azioni di speranza se avvia una nuova fase di coinvolgimento, di richiesta di collaborazione verso tutte le direzioni, verso chiunque voglia condividere l’avventura di portare speranza nel territorio in cui abita e di impedire che i più giovani siano privi di speranza. Come sempre, ribadiamo che solo insieme possiamo costruire qualcosa di buono, di unico e di unico. Insieme, TUTTO CAMBIA!

Mettiamo dunque al bando il malumore e la frustrazione per quello che non si riesce a fare ma pianifichiamo con il massimo coinvolgimento possibile il bene quello che si può fare, anche nel solco della novità, con obiettivi chiari e raggiungibili, interpretati alla luce dell’ottimismo, della fiducia e della speranza.

«Voi pensate: i tempi sono cattivi, i tempi sono pesanti, i tempi sono difficili. Vivete bene e muterete i tempi» (Sant’Ambrogio).

 

maggiori dettagli su chiesadimilano.it/pgfom

 

DOMENICA 13 OTTOBRE 2024

VII DOPO IL MARTIRIO DI S. GIOVANNI

LETTURE DOMENICALI:

Is 43,10-21: “Io sono il vostro Santo, il creatore d’Israele”

Salmo 120 (121): “Il Signore custodisce la vita del suo popolo!”.

1Cor 3,6-13 “C’è chi pianta e chi irriga, ma è Dio che fa crescere”.

Mt 13,24-43 Le parabole del Regno: il buon seme e la zizzania.

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      Il più piccolo di tutti i semi può sconfiggere tutte le zizzanie!     

Ascoltiamo Papa Francesco che un giorno commentava così la parabola della zizzania:

«Una parabola piuttosto complessa, che affronta il problema del male nel mondo e mette in risalto la pazienza di Dio.

La scena si svolge in un campo dove il padrone semina il grano; ma una notte arriva il nemico e semina la zizzania, termine che in ebraico deriva dalla stessa radice del nome Satana, e richiama il concetto di divisione.

13 OTTOBRE 2024

VII DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI

Fratelli e sorelle, il Vangelo di oggi ci presenta tre potenti parabole: la zizzania e il grano, il granello di senape e il lievito. Queste storie ci offrono spunti di riflessione sulla natura del Regno di Dio e sul nostro ruolo al suo interno.

Nella parabola della zizzania e del grano, vediamo la realtà che bene e male coesistono nel nostro mondo. Il padrone del campo, che rappresenta Gesù, istruisce i suoi servi a non sradicare subito la zizzania, ma a aspettare fino al raccolto - che simboleggia il giudizio finale. Dio è paziente, dando tempo per la conversione. Tuttavia, la parabola ci ricorda che arriverà un giorno di separazione. Sto crescendo come buon grano nel Regno di Dio, o ho permesso che la zizzania del peccato soffochi la mia crescita spirituale? La pazienza di Dio non è un pretesto per essere compiacenti, ma un invito al cambiamento.

Dal 14 al 20 ottobre 2024

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

IT50K0503401693000000003568

PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


In qualsiasi momento è possibile lasciare la propria offerta tramite mediante donazione con carta di credito utilizzando l'apposito pulsante

 

BASTA.

L'AMORE che salva e il MALE insopportabile

L’Arcivescovo invita a confidare nella grazia del Signore e a opporsi al male personale e collettivo. Nell’anno giubilare l’esortazione a vivere un tempo sabbatico con al centro la preghiera e le relazioni, e a curare la Confessione e la celebrazione della Messa. In conclusione una rilettura del Cammino sinodale in Diocesi.

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