DOMENICA 2 MARZO 2025
DEL PERDONO
LETTURE DOMENICALI:
Sir 18,11-14: Il Signore è paziente con gli uomini.
Salmo 102 (103): Dio è come un padre tenero verso i suoi figli.
Il Libro del Siracide è l’ultimo dei sette Libri sapienziali dell’Antico Testamento: Giobbe – Salmi – Proverbi – Qoèlet (o Ecclesiste) – Cantico dei Cantici – Sapienza – Siracide (o Ecclesiastico).
I Libri sapienziali biblici, anche se hanno origini e datazioni molto diverse, si fanno tutti risalire alla proverbiale sapienza di re Salomone, che secondo un’antichissima tradizione superava persino quella degli Egizi e dei popoli mesopotamici.
Le vicende di Salomone sono narrate nel II Libro dei Re e nel II Libro delle Cronache.
Nel nostro Rito ambrosiano, molte pagine del Libro del Siracide vengono proclamate durante le ss. Messe feriali e festive di questo Tempo tra il Natale e la Quaresima, detto “Tempo dopo l’Epifania” (corrispondente alla prima parte del “Tempo ordinario o per annum” del Rito Romano).
Questo passo di oggi, insieme al Salmo 102, ben si adatta a parlarci della pazienza e della misericordia di Dio, generosamente sovrabbondante rispetto ai nostri peccati, e quindi desiderosa di raggiungere un solo scopo: il nostro perdono.
2 Cor 2,5-11 La carità nella Chiesa verso i peccatori.
All’inizio di questa II Lettera ai Corinzi, Paolo parla di una triste offesa che egli ha ricevuto da “un tale” della comunità, ma è rincuorato dal fatto di aver visto una comunità unita nel difenderlo, fino a colpire con un “castigo” colui che si è reso colpevole di una ferita così grave, inferta all’apostolo e all’unità della chiesa di Corinto; il fatto sembra ben noto ai cristiani di Corinto, mentre a noi mancano elementi per comprendere meglio di che cosa si sia trattato. Ci basta però comprendere come Paolo insegni a fare anche di questo episodio un’occasione per la riconciliazione: chi ha sbagliato è pur sempre un fratello da amare e da ricondurre al Signore, e un eventuale allontanamento (castigo) deve sempre essere in funzione della riconciliazione e di un perdono totale, dato con tutto il cuore.
Lc 19,1-10: La conversione di Zaccheo.
L’evangelista Luca usa con attenzione un linguaggio vivissimo per farci partecipi della scena che descrive:
- il modo in cui è descritto il personaggio Zaccheo: ‘capo, ricco’, ma ‘piccolo di statura’;
- il suo comportamento: cerca, ma non riesce a vedere, corre, si arrampica, rischiando un po’ il ridicolo, fino ad essere poi ‘pieno di gioia’;
- le notazioni temporali: subito, in fretta, oggi! Oggi (due volte)!
- Gesù: il suo sguardo che cerca e subito vede e trova, la sua voce che chiama, il suo fermarsi ‘a casa tua!’;
- la vita nuova di Zaccheo: ‘do ai poveri e restituisco a chi ho rubato’;
- il meschino ‘mormorare’ di tutti;
- la proclamazione della salvezza da parte di Gesù.
Forse il perdono rimane ancora lo scoglio più grosso di noi cristiani; forse il peccatore lo vediamo e lo giudichiamo bene da fuori, ma non abbiamo il coraggio di ‘entrare in casa sua’; forse ci sentiamo circondati da tanti Zaccheo ma non comprendiamo che il primo Zaccheo sono io; forse cerchiamo la gioia lontano e non crediamo che, in Cielo,
“c’è più gioia per un peccatore pentito, che per mille giusti a cui pentirsi non serve”.
CALENDARIO PARROCCHIALE
MARZO 2025
SAB |
1 |
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18.00 |
S. Messa vigiliare |
DOM |
2 |
Ultima domenica dopo l’Epifania “del perdono” |
8.30 10.30 18.00 |
S. Messa S. Messa S. Messa |
LUN |
3 |
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MAR |
4 |
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MER |
5 |
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GIO |
6 |
Corso Fidanzati Scuola della Parola |
21.00 20.45 |
III incontro I incontro (nella nostra chiesa) |
VEN |
7 |
I venerdì del mese |
18.30 |
Adorazione Eucaristica |
SAB |
8 |
Carnevale |
15.00 18.00 |
Festa per i ragazzi in Oratorio S. Messa vigiliare (rito delle ceneri) |
DOM |
9 |
I DOMENICA DI QUARESIMA
Chiesa s. Antonio |
8.30 10.30 18.00 18.30 |
S. Messa (rito delle ceneri) S. Messa (rito delle ceneri) S. Messa (rito delle ceneri) Vespri di Quaresima (AC) |
Avvisi:
- Giovedì 6 marzo ore 20.45: Scuola della Parola in chiesa
- Giovedì 6 marzo ore 21: Corso Fidanzati – III incontro
- Venerdì 7 marzo ore 18.30: Adorazione eucaristica
- Sabato 8 marzo ore 15: Festa di Carnevale per i ragazzi
ANNO SANTO 2025 - LE PAROLE DEL GIUBILEO: LA REMISSIONE DEI DEBITI
Debito individuale
«Alla fine di ogni sette anni concederai la remissione dei debiti. E questa sarà la forma della remissione: Ogni creditore condonerà ciò che ha dato in prestito al suo prossimo; non esigerà la restituzione dal suo prossimo e dal suo fratello, perché è stata proclamata la remissione dell'Eterno». (Deut 15,1-2)
Debito sociale e internazionale
Insegnandoci il “Padre nostro”, Gesù ci invita a chiedere: «Rimetti a noi i nostri debiti» (Mt 6,12).
Oggi nel villaggio globale interconnesso, il sistema internazionale, se non è alimentato da logiche di solidarietà e di interdipendenza, genera ingiustizie, esacerbate dalla corruzione, che intrappolano i Paesi poveri.
Il debito estero è diventato uno strumento di controllo, attraverso il quale alcuni governi e istituzioni finanziarie private dei Paesi più ricchi non si fanno scrupolo di sfruttare in modo indiscriminato le risorse umane e naturali dei Paesi più poveri, pur di soddisfare le esigenze dei propri mercati. A ciò si aggiunga che diverse popolazioni, già gravate dal debito internazionale, si trovano costrette a portare anche il peso del debito ecologico dei Paesi più sviluppati. Il debito ecologico e il debito estero sono due facce di una stessa medaglia, di questa logica di sfruttamento, che culmina nella crisi del debito. Prendendo spunto da quest’anno giubilare, invito la comunità internazionale a intraprendere azioni di condono del debito estero, riconoscendo l’esistenza di un debito ecologico tra il Nord e il Sud del mondo. È un appello alla solidarietà, ma soprattutto alla giustizia.
(Francesco, Messaggio per la Giornata della Pace 2025)