EPIFANIA DEL SIGNORE

EPIFANIA DEL SIGNORE

6 GENNAIO

EPIFANIA DEL SIGNORE 

Cari fratelli e sorelle in Cristo, oggi celebriamo L’epifania, un momento in cui la gloria di Dio si rivela a tutte le nazioni, simboleggiate dai Magi. Questa festa proclama che Gesù, la Luce del Mondo, risplende per tutti, offrendo salvezza, speranza e pace. La profezia di Isaia, “Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,” si compie in Cristo, che attira a sé tutti i popoli. Mentre riflettiamo su questa grande celebrazione, accompagniamo i Magi nel loro viaggio, impariamo dal loro esempio e scopriamo come possiamo rispondere alla chiamata di Cristo nella nostra vita.

La storia dei Magi ci insegna l’importanza di cercare Cristo. Questi uomini saggi, guidati da una stella, intrapresero un viaggio difficile per trovare il Re appena nato. La loro perseveranza ci ricorda che anche noi siamo pellegrini, chiamati a cercare la presenza di Dio nella nostra vita. Le “stelle” che ci guidano possono essere le Scritture, i sacramenti, la preghiera o l’esempio di persone sante. Come i Magi, dobbiamo rimanere attenti e fedeli, confidando che Dio ci guiderà anche attraverso le sfide e le incertezze.

Il Vangelo di oggi presenta anche tre risposte a Gesù: l’odio di Erode, l’indifferenza degli scribi e l’adorazione dei Magi. Erode, minacciato dalla regalità di Cristo, ricorse all’inganno e alla violenza. La sua reazione riflette coloro che rifiutano Cristo perché i suoi insegnamenti sfidano i loro interessi egoistici. Gli scribi, sebbene esperti nelle Scritture, non mostrarono alcun interesse a cercare il Messia, e rappresentano una pericolosa indifferenza che può colpire anche chi conosce bene la Parola di Dio. Al contrario, la risposta dei Magi, fatta di adorazione e di doni, ci ricorda di avvicinarci a Cristo con riverenza, offrendo il meglio di noi stessi: l’oro del nostro amore, l’incenso della nostra adorazione e la mirra dei nostri sacrifici.

I doni dei Magi hanno un profondo significato simbolico. L’oro rappresenta la regalità di Cristo, l’incenso la sua divinità, la mirra la sua umanità e il sacrificio che avrebbe offerto per la nostra salvezza. Questi doni ci invitano a riflettere su cosa possiamo donare a Gesù. Come si chiede poeticamente Christina Georgina Rosetti, “Che cosa posso dargli? Gli darò il mio cuore.” Quando offriamo a Cristo il nostro amore, il nostro tempo e i nostri talenti, partecipiamo alla sua missione e permettiamo alla sua luce di risplendere attraverso di noi.

Questa Solennità dell’Epifania ci invita a cercare attivamente Gesù, ad adorarlo con tutto il cuore e a riflettere la sua luce nella nostra vita. Come i Magi, incontriamo Cristo e lasciamoci trasformare da questo incontro, ispirandoci a vivere con maggiore fede, speranza e amore. Mentre lasciamo questa celebrazione, possiamo fare nostre le parole di Isaia: “Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te.” Amen.

don Titus

DOMENICA 19 GENNAIO 2025

        II DOPO L'EPIFANIA        

LETTURE DOMENICALI:

Ester 5,1-1c.2-5; Salmo 44 (45); Efesini 1,3-14; Giovanni 2,1-11

LE NOZZE DI CANA

Anche in questa domenica si prolunga la festa dell’Epifania. Il vangelo delle Nozze di Cana si conclude infatti sottolineando che Gesù “manifestò la sua gloria”. Poiché “epifania” significa “manifestazione di luce e di gloria”, l’episodio natalizio dei ss. Magi rappresenta la prima manifestazione di Gesù alle genti di tutto il mondo, indicata dalla luce della stella ben visibile nel mezzo della notte; seguono poi le altre manifestazioni gloriose di Gesù nell’età adulta: quella del suo Battesimo (Domenica scorsa) e, oggi, quella alle Nozze di Cana.

19 GENNAIO

II DOPO L’EPIFANIA

Cari fratelli e sorelle in Cristo, mentre riflettiamo sulle letture di oggi, siamo invitati a meditare sul tema della grazia abbondante di Dio e su come Egli trasforma le nostre vite ordinarie in qualcosa di straordinario. Nella prima lettura dal libro di Ester (Est 5:1-2, 5), vediamo una donna che ripone la sua fiducia in Dio nonostante i rischi che corre. Ester, con il suo coraggio, si presenta davanti a re, sapendo che se non verrà accolta, la sua vita sarà in pericolo. Eppure, è sicura che Dio la guiderà e che le sue azioni saranno per il bene comune. Questa storia di audacia è un invito a fidarci della provvidenza di Dio, anche quando il cammino appare incerto o pericoloso. Come Ester, dobbiamo ricordare che quando ci facciamo avanti con fede, Dio non ci abbandona; il Suo piano è sempre in atto, anche nelle circostanze più incerte.

Nella seconda lettura dalla lettera agli Efesini (Ef 1:3-14), Paolo ci parla delle immense benedizioni che abbiamo ricevuto in Cristo. Siamo scelti, amati e sigillati dallo Spirito Santo. Paolo ci ricorda che la nostra identità in Cristo è una identità di abbondanza. Le benedizioni di Dio non sono solo sufficienti per soddisfare i nostri bisogni, ma sono traboccanti, ricche ed eterne. Questa abbondanza si manifesta anche nel miracolo delle nozze di Cana. Quando pensiamo alle benedizioni di Dio, spesso le immaginiamo in termini di scarsità o di mancanza, ma le benedizioni di Dio - la Sua grazia, il Suo amore, la Sua provvidenza - sono senza misura. Proprio come Gesù ha fornito una quantità abbondante del miglior vino alle nozze, così Egli ci dà la Sua grazia in abbondanza, abbastanza per noi e da condividere con gli altri.

 

Dal 13 al 19 gennaio 2025

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

IT50K0503401693000000003568

PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


In qualsiasi momento è possibile lasciare la propria offerta tramite mediante donazione con carta di credito utilizzando l'apposito pulsante

 

GIUBILEO DEI MALATI IN DUOMO

Sabato 15 febbraio il Duomo di Milano ospiterà il Giubileo dei malati e degli operatori sanitari, una celebrazione dedicata a chi vive ogni giorno la sfida della malattia e a chi si prende cura dei più fragili.

L’evento avrà inizio alle 10 con il Rosario e la celebrazione eucaristica, presieduti dall’Arcivescovo, mons. Mario Delpini.

Sono invitati a partecipare tutti i malati, insieme ai loro familiari, e le figure che operano in ambito sanitario: medici, infermieri, operatori sanitari, cappellani ospedalieri, volontari e operatori della Pastorale della salute. 

maggiori dettagli su chiesadimilano.it

 

È uscito il numero di gennaio 2025


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