DOMENICA DI PENTECOSTE (19 maggio 2024)

DOMENICA DI PENTECOSTE (19 maggio 2024)

19 MAGGIO 2024

DOMENICA DI PENTECOSTE

Cari fratelli e sorelle, oggi, Domenica di Pentecoste, giungiamo al culmine delle nostre celebrazioni pasquali. Spesso è definita il compleanno della Chiesa. È certamente il compleanno della missione della Chiesa, il compleanno della Chiesa come comunità piena dello Spirito, inviata nel mondo per testimoniare Cristo e il suo vangelo di amore e perdono. Le letture di oggi ci ricordano tre verità importanti sulla Chiesa e sulla sua missione: primo, che la Chiesa è essenzialmente missionaria; secondo, che lo Spirito Santo è il principale agente della missione; e terzo, che lo scopo della missione è creare un'unità che abbraccia la diversità.

La Chiesa è, come afferma il Concilio Vaticano II, "missionaria per sua natura" (AG, n. 9). Tutti i suoi membri, tutti coloro che sono battezzati nello Spirito, sono consacrati come discepoli missionari di Gesù e chiamati ad assumersi responsabilità per l'evangelizzazione del mondo. Papa Francesco, nella sua prima Esortazione Apostolica, "Evangelii Gaudium", esorta la Chiesa a essere fedele alla sua chiamata missionaria. Vuole che la Chiesa si rivolga a coloro che sono ai margini e porti guarigione e speranza ai feriti di questo mondo. Egli afferma: "Preferisco una Chiesa ferita e sporca, che soffre perché è stata per strada, piuttosto che una Chiesa malata di chiusura e di comodità" (EG 49). Abbiamo bisogno, insiste il papa, di una Chiesa "che sappia aprire le braccia e accogliere tutti".

La seconda verità che emerge dalle nostre letture è che lo Spirito Santo è il principale agente della missione della Chiesa. Corrie ten Boom, la nota scrittrice olandese, che aiutò molti ebrei a sfuggire all'Olocausto nazista durante la seconda guerra mondiale, usa l'immagine suggestiva della mano nel guanto per trasmettere questa verità. Dice: "Ho qui un guanto in mano. Il guanto non può fare nulla da solo, ma quando la mia mano è dentro, può fare molte cose. È vero, non è il guanto, ma è  la mia mano dentro il guanto che agisce. Siamo guanti. È lo Spirito Santo in noi che è la mano, che fa il lavoro. Dobbiamo fare spazio per la mano in modo che ogni dito sia pieno. La domanda di Pentecoste non è se Dio sta benedendo i nostri piani e i nostri programmi, ma se siamo aperti alle grandi opportunità a cui il suo Spirito ci chiama". Perciò dovremmo chiederci: Confidiamo di più nelle nostre risorse e nella nostra esperienza oppure nell'azione dello Spirito di Dio nella nostra vita e nella vita di coloro tra cui lavoriamo? Lasciamo abbastanza spazio nei nostri vari ministeri per lo Spirito, il "Dio delle sorprese", il Dio che sceglie i deboli per confondere i forti, il Dio il cui lume entra sempre attraverso le crepe della nostra vita piuttosto che attraverso i nostri successi e le nostre realizzazioni?

Infine, lo scopo della missione è creare un'unità che rispetti la diversità. Nel giorno di Pentecoste, come ci dice la prima lettura, persone di diverse origini linguistiche e culturali si riunirono per questa importante festa ebraica, ma non erano in grado di comunicare tra loro. Tuttavia, attraverso il dono dello Spirito, tutti poterono comprendere il messaggio degli apostoli. "Davvero, essi dicevano, tutti costoro che parlano non sono Galilei? Come mai ciascuno di noi li sente parlare nella propria lingua?" (Atti 2:7-8). Il miracolo di Pentecoste fu un miracolo di comprensione reciproca, un ripristino dell'unità che l'umanità aveva perso a Babele. Oggi possiamo chiederci quale dono dello Spirito, quale lingua abbiamo bisogno affinché tutti possano capire, indipendentemente dalla loro origine etnica o linguistica? Sì, esiste un tale dono, una tale lingua. È il linguaggio dell'Amore. Questo è un linguaggio che tutti comprendono. Ad esempio, tutti comprendono quando sorridi. L'amore è il linguaggio dello Spirito. Amen.

don Titus

DOMENICA 1 DICEMBRE 2024

         III DI AVVENTO         

LETTURE DOMENICALI:

LETTURA  Isaia 45, 1-8: Stillate, cieli, dall’alto!

CIRO, Re di Persia, pagano, è chiamato da Dio: “mio servo”!

Nella memoria biblica degli Israeliti, il tempo del dominio persiano è ricordato come un tempo favorevole alle sorti del popolo eletto.

Dopo il succedersi delle dominazioni degli Assiri, dei Babilonesi e poi dei Persiani, figure come quella di Ciro rappresentano per Israele un barlume di speranza e umanità: fu proprio il re persiano infatti che pose fine all’esilio babilonese, permettendo agli Ebrei di tornare nella propria terra e di ricostruire Gerusalemme e il Tempio!

1 DICEMBRE 2024

III AVVENTO

Carissimi fratelli e sorelle, in questa terza domenica di Avvento, il nostro cuore si riempie di gioia per l’attesa di Gesù, il nostro Salvatore. Oggi, il tema che ci guida è "Apri la porta della carità", un invito forte e chiaro a diventare strumenti dell’amore di Dio, trasformando le nostre vite e quelle degli altri con gesti concreti di amore.

La prima lettura dal profeta Isaia ci ricorda che Dio è fedele alle sue promesse: "Io, il Signore, compio tutto questo" (Is 45:7). Con queste parole, il profeta ci annuncia che Dio è all’opera, aprendo nuove strade e abbattendo ogni ostacolo. Gesù, il Messia atteso, è la realizzazione di questa promessa. Con Lui, tutto cambia! La sua venuta ci spalanca le porte di un mondo rinnovato, un mondo dove regnano l’amore e la giustizia.

 

Dal 2 al 8 dicembre 2024

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

IT50K0503401693000000003568

PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


In qualsiasi momento è possibile lasciare la propria offerta tramite mediante donazione con carta di credito utilizzando l'apposito pulsante

 

IN AVVENTO TORNA IL «KAIRE»

Torna anche nel prossimo Avvento l’appuntamento con il «kaire», l’ormai tradizionale momento di riflessione e preghiera attraverso cui l’Arcivescovo “entra nelle case” dei fedeli ambrosiani grazie ai media della Diocesi.

Il «kaire» verrà trasmesso con queste modalità e questi orari: sul portale www.chiesadimilano.it e sui canali social della Diocesi le meditazioni saranno visibili a partire dalle 7 del mattino e naturalmente recuperabili in qualunque momento; su Telenova (canale 18 del digitale terrestre) al termine della Santa Messa dal Duomo (alle 8.35 circa dal lunedì al venerdì, alle 8 al sabato, alle 10.20 la domenica) e in replica la sera alle 23.30 circa; su Radio Marconi dopo il notiziario diocesano, alle 20.20.

 

È uscito il numero di dicembre 2024


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