Nei giorni festivi, la S. Messa viene celebrata alle ore 8.30 - 10.30 - 18.00.
La S. Messa prefestiva è celebrata alle ore 18.00.
Nel mese di agosto è sospesa la celebrazione della S. Messa festiva delle ore 8.30
MESSE FERIALI
Nei giorni feriali, la S. Messa viene celebrata alle ore 8.00 ed alle ore 18.00.
Nel mese di agosto la S. Messa feriale viene celebrata tutti i giorni alle ore 18.00 (è sospesa la S. Messa delle ore 8.00).
DOMENICA 10 NOVEMBRE 2024
SOLENNITÀ DI CRISTO RE
LETTURE DOMENICALI:
Is 49,1-7: Israele Servo di Yahweh, luce delle nazioni.
Salmo 21(22): “Dal legno della croce regna il Signore”.
Fil 2,5-11: Cristo Gesù, obbediente fino alla morte di croce.
Lc 23,36-43 “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”.
La Giornata mondiale dei Poveri, voluta da Papa Francesco e celebrata quest’anno alla vigilia dell’Anno Giubilare, per la Diocesi di Milano coincide con la Giornata diocesana della Caritas ed è da sempre collocata nella festa liturgica di Cristo Re. In questo modo si sottolinea che i poveri sono i più vicini al regno di Dio e sono al centro della vita della Chiesa.
Alla s. Messa delle ore 10.30: Consegna del Mandato della Carità a tutta la comunità e agli operatori dei suoi Gruppi caritativi
Carissimi fratelli e sorelle, oggi ci riuniamo per celebrare la Festa di Cristo Re. A prima vista, questa festa può sembrare insolita: una festa sulla regalità in un’epoca in cui le monarchie sono solo simboli del passato. Perché allora mantenere questo titolo per Gesù, celebrandolo come Re? La risposta risiede nella storia e nel significato di questa festa.
Istituita nel 1925 da Papa Pio XI, questa festa fu una risposta potente ai regimi totalitari del XX secolo. In un tempo in cui i governi cercavano di controllare ogni aspetto della vita delle persone, la Chiesa proclamava che solo Cristo era il vero Signore dei cuori umani. Anche se il mondo è cambiato, vediamo tuttora questa lotta su ciò che regna veramente nelle nostre vite. La nostra sfida oggi non è solo contro forze esterne, ma anche contro il dominio della tecnologia, dei media, della ricchezza e della loro influenza sulle nostre vite. In questa realtà, abbiamo bisogno di questa festa come promemoria di chi è il nostro vero Re e cosa ci chiede il Suo Regno.
Il Servo Sofferente (Prima Lettura: Isaia 49,1-7)
Nella prima lettura, sentiamo la voce del profeta Isaia, che parla di un servo scelto fin dal grembo materno, destinato a portare salvezza a tutti i popoli. Questo Servo, che vediamo pienamente rivelato in Cristo, non regna con potenza o dominio, ma con guarigione e misericordia. Questo Servo è una luce per tutte le nazioni—una luce che brilla attraverso l’umiltà e l’amore. In questa immagine, vediamo come il nostro Re, Cristo, non arriva con fasti regali, ma come un servo umile, un Re che si china per sollevare i più piccoli.
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BASTA.
L'AMORE che salva e il MALE insopportabile
L’Arcivescovo invita a confidare nella grazia del Signore e a opporsi al male personale e collettivo. Nell’anno giubilare l’esortazione a vivere un tempo sabbatico con al centro la preghiera e le relazioni, e a curare la Confessione e la celebrazione della Messa. In conclusione una rilettura del Cammino sinodale in Diocesi.