IV DOMENICA DI PASQUA

IV DOMENICA DI PASQUA

11 MAGGIO

IV DOMENICA DI PASQUA

Fratelli e sorelle nel Signore, nel cuore della Pasqua, la Chiesa ci invita oggi a pregare per le vocazioni, per tutte quelle vite cioè che hanno sentito una chiamata silenziosa e potente,
e hanno avuto il coraggio di rispondere, non per dovere, ma per amore.

E proprio l'amore è il centro della Parola di oggi.
Un amore non romantico, non fatto di parole dolci,
ma forte come la morte,
audace come la libertà,
capace di scegliere il dono invece del possesso.

Gesù dice: “Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.”

È un invito e un comando.
Rimanere in quell’amore che non chiede garanzie,
che non misura il risultato,
che ama fino alla fine, anche quando l'altro tradisce, fugge o non comprende.

L’amore che manda, non trattiene

Nel Vangelo, Gesù ci dice anche:

“Non vi chiamo più servi, ma amici… Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi.”

Questa è la radice di ogni vocazione vera:
non si parte da un progetto personale, ma da uno sguardo che ci precede.
Come un vento che arriva prima delle vele.
Come un fuoco acceso prima che si cerchi calore.

E chi ama davvero, non trattiene, ma invia.
Come accade a Paolo nella prima lettura.
I fratelli gli dicono: “Non andare a Gerusalemme, ti uccideranno!”
E lui risponde con dolce fermezza:

“Io sono pronto… non solo ad essere legato, ma anche a morire per il nome del Signore Gesù.”

È l’amore maturo, che non cerca di evitare la croce, ma la abbraccia se porta frutto.
È l’amore che non protegge, ma consacra.
Come fanno i genitori veri: non impediscono al figlio di partire, se quella è la sua via verso la pienezza.

Se l’amore non c’è…

Ma cosa accade se questo amore viene a mancare?
Se ci chiudiamo nell’indifferenza, nella paura, nel calcolo?

Accade che la vita si svuota.
Che le relazioni diventano contratti.
Che i sogni si piegano a un realismo stanco.
E l’oscurità vince, non con urla, ma col silenzio del cuore spento.

Come scrive Khalil Gibran:

“La vita senza amore è come un albero senza fiori e senza frutti.”

E non c’è vocazione senza amore.
Si può anche scegliere un ministero, una professione, una missione…
ma se l’amore non è al centro, si diventa funzionari, non testimoni.

Il potere dell’amore

E allora chiediamoci:
Che potere ha davvero l’amore?
Non quello fatto di parole, ma quello che cambia le scelte.

L’amore non forza, ma attrae.
Non domina, ma convince.
Non impone, ma si dona.

Come dice Papa Francesco:
“La vocazione nasce grazie a un forte amore ricevuto e si sviluppa nel dono concreto di sé.”

Oggi, nella Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni,
non preghiamo solo per avere più preti, suore o missionari.
Preghiamo per avere cuori innamorati.
Giovani capaci di credere che l’amore di Dio vale più di ogni successo.
Famiglie che non trattengano, ma benedicano i figli che vogliono donarsi.
Comunità che non giudichino chi cerca la volontà di Dio, ma che lo accompagnino.

Fratelli e sorelle,
l’amore non risolve i problemi.
Non toglie la fatica.
Ma rende ogni fatica feconda.

E se la notte arriva - perché arriverà -
l’amore vero farà da lampada.

Come scrisse Madre Teresa: “Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo.”

Allora, preghiamo:
che ogni giovane senta la voce dell’Amore che chiama,
che ogni cuore adulto custodisca il fuoco della fedeltà,
che ogni comunità diventi culla di vocazioni, non per riempire ruoli,
ma per diffondere luce. Perché, se l’amore vive,
nessuna oscurità avrà mai l’ultima parola. Amen.

don Titus

DOMENICA 11 MAGGIO 2025

IV DOMENICA DI PASQUA

GIORNATA DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

HABEMUS PAPAM: LEONE XIV

 

 

"La Pace sia con voi!"

4 MAGGIO

III DOMENICA DI PASQUA

Fratelli e sorelle nel Risorto, oggi la Parola ci conduce, come pellegrini del tempo pasquale, davanti a una verità che consola e provoca: la luce è venuta nel mondo, ma non sempre trova accoglienza. Eppure, non smette di cercarci. Non si ritira quando trova la porta chiusa. La luce non fugge le ombre: le attraversa.

Gesù, nel Vangelo di oggi, ci consegna una delle sue dichiarazioni più potenti: “Io sono la luce del mondo. Chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.” (Gv 8,12)

Parole che brillano come sole all’alba, ma che Egli pronuncia nel tempio, in mezzo a dispute e incomprensioni, dove già si prepara il rifiuto.
La luce, dice Gesù, non è solo un dono: è un cammino.
Seguire Lui è imparare a vedere nel buio,
a riconoscere il bene anche nei giorni opachi,
a camminare senza garanzie, fidandosi del cuore illuminato dalla verità.

 

Dal 5 all'11 maggio 2025

 

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

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PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


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ACUTIS, RITRATTO DI UN SANTO "NORMALE"

Il giovanissimo milanese che verrà canonizzato nelle testimonianze della mamma, di un compagno di scuola, di una suora sua insegnante e di un medico che lo curò nei giorni della malattia, raccolte in un minidocumentario disponibile su chiesadimilano.it

 

È uscito il numero di MAGGIO 2025


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