II AVVENTO (24 Novembre 2024)

24 NOVEMBRE 2024

II AVVENTO

Apri la porta della fede: credi in Gesù! Lui illumina la tua mente e il tuo cuore!

Carissimi fratelli e sorelle, mentre viviamo il cammino dell’Avvento, preparandoci a incontrare Gesù che viene, siamo invitati ad aprire la porta della fede in un mondo dove il dubbio, il razionalismo e l’insicurezza sembrano dominare. La fede è la risposta che coinvolge non solo il cuore, ma anche l’intelletto, come ci ricorda Papa Francesco nella sua esortazione Dilexit Nos “La fede non è mai cieca, ma una luce che illumina anche l’intelletto, aprendolo a verità più grandi di quelle che possiamo vedere con i nostri soli occhi.” 

La profezia di Isaia è un annuncio di speranza per un mondo frammentato: popoli in guerra e culture divise saranno riuniti dalla luce di Dio. Persino l’Egitto e l’Assiria, simboli di oppressione, diventeranno partecipi della benedizione divina.  La fede non è un privilegio per pochi; è un dono per ogni popolo, per ogni mente e per ogni cuore aperti a Dio. Tuttavia, viviamo in un’epoca in cui molte persone si allontanano dalla fede, pensando che essa sia contraria alla ragione o superflua in un mondo governato dalla scienza e dalla tecnologia.  La fede e l’intelletto non sono in conflitto. Come diceva Sant’Agostino: “Credi per comprendere, comprendi per credere.” La fede ci invita a entrare in un rapporto vivo con Dio, che illumina la nostra ragione e ci guida verso la verità.

San Paolo ci parla del mistero della fede: un mistero che supera i limiti della comprensione umana, ma che ci è stato rivelato in Cristo. Egli ci dona accesso al Padre attraverso la fede, che è un dono che non elimina le domande, ma le approfondisce.  In un mondo che valorizza solo ciò che è misurabile e visibile, la fede ci sfida ad andare oltre. Non significa rifiutare la ragione, ma usarla per esplorare la profondità del mistero di Dio. Come ci ricordava Papa Benedetto XVI: “La fede e la ragione sono come due ali con le quali lo spirito umano si eleva alla contemplazione della verità.”

Oggi, nei momenti di dubbio, la fede ci chiede di fidarci non di ciò che vediamo, ma di Chi ci ama. È un atto di fiducia nella bontà di Dio, che ci conduce verso ciò che ancora non comprendiamo pienamente.  Il Vangelo ci presenta Giovanni Battista, il precursore che prepara la via al Signore. Egli invita il popolo a un cambiamento radicale: “Convertitevi, raddrizzate i sentieri!”. La fede richiede un’apertura del cuore e della mente per accogliere Gesù, che è la “via, la verità e la vita” (Gv 14,6). 

Ma come possiamo vivere la fede in un mondo così segnato dal dubbio? 

1. Nutriamo l’intelletto con la fede: La fede non è solo emozione; richiede conoscenza e riflessione. Studiamo la Parola di Dio, approfondiamo la nostra fede con il catechismo e confrontiamoci con la ricchezza della tradizione della Chiesa. Papa Francesco dice in Dilexit Nos: “L’intelletto, quando illuminato dalla fede, scopre il volto di Dio nelle realtà create.”

2. Testimoniamo la fede nella vita quotidiana: Mostriamo con le nostre azioni che la fede ci rende liberi e pieni di gioia. Come diceva San Francesco d’Assisi: “Predica il Vangelo in ogni modo; se necessario, usa le parole.”

3. Affrontiamo il dubbio con fiducia: Il dubbio non è il nemico della fede, ma una tappa del cammino. È naturale porsi domande; la fede ci dà il coraggio di cercare risposte sapendo che Dio è con noi.

Carissimi, viviamo in un mondo dove si cerca spesso di ridurre la fede a un sentimento privo di fondamento. Ma la fede cristiana è un incontro vivo con Gesù, che illumina il nostro intelletto e riscalda il nostro cuore.  Sant’Agostino diceva: “Non temere di credere: nulla è più ragionevole che confidare in Dio.” Apriamo allora a Gesù la porta della fede, lasciamo che trasformi la nostra vita e testimoniamo al mondo che credere in Lui è la scelta più liberante e vera che possiamo fare - Amen.

don Titus

DOMENICA 15 GIUGNO 2025

SS. TRINITÀ

Letture domenicali:

Gen 18,1-10a; Salmo 104 (105); I Cor 12,2-6; Gv 14,21-26

La trinità del Masaccio a Firenze

Papa Francesco pensando ai nomi delle Persone divine, “che pronunciamo ogni volta che facciamo il segno della croce”, sottolinea che “in ciascun nome c’è la presenza dell’altro. Il Padre, ad esempio, non sarebbe tale senza il Figlio; così pure il Figlio non può essere pensato da solo, ma sempre come Figlio del Padre. E lo Spirito Santo, a sua volta, è Spirito del Padre e del Figlio”.

15 GIUGNO

SANTISSIMA TRINITÀ

Fratelli e sorelle, oggi celebriamo il mistero più alto e più familiare della nostra fede: la Santissima Trinità. Un mistero che non possiamo definire con precisione matematica, e che tuttavia può essere vissuto, abitato, gustato. Come diceva Edison, non conosciamo l’essenza della luce, del calore, dell’elettricità… ma ne facciamo esperienza ogni giorno. Così è per Dio: non possiamo comprenderlo pienamente, ma possiamo sentirne il calore, seguirne la luce, lasciarci attraversare dalla sua forza.

La prima lettura ci offre un’immagine straordinaria e delicata: Abramo, nella calura del giorno, vede tre uomini che gli si fanno incontro. Senza sapere chi siano, li accoglie con generosità. Solo dopo capisce: Dio è passato per la sua casa. Tre persone, un solo Signore. Non c’è bisogno di una visione celeste per incontrare la Trinità: basta uno spazio di silenzio, una tavola aperta, un gesto di servizio. Quando amiamo l’altro, senza sapere chi sia davvero, lì passa Dio. Primo suggerimento: impara ad accogliere senza domandare troppo. L’ospitalità, la gentilezza, la disponibilità sono segni concreti della presenza trinitaria nella tua vita.

 

Dal 16 al 22 giugno 2025

 

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

IT50K0503401693000000003568

PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


In qualsiasi momento è possibile lasciare la propria offerta tramite mediante donazione con carta di credito utilizzando l'apposito pulsante

 

A giugno «Il Segno» raddoppia con i Pontefici

Il Segno del mese di giugno raddoppia ed esce con un supplemento da conservare dedicato a papa Francesco e al suo successore, papa Leone XIV. Un fascicolo ricco di contributi di firme autorevoli per riflettere sul magistero di Bergoglio e conoscere il nuovo Pontefice.

maggiori dettagli su chiesadimilano.it

 

È uscito il numero di GIUGNO 2025


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