DOMENICA NELL’OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE

29 DICEMBRE

DOMENICA NELL’OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE 

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, in questa domenica dell'ottava di Natale, mentre celebriamo il mistero dell'Incarnazione, il Vangelo di Giovanni ci riporta all'inizio. “In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”. Una luce che attraversa il tempo e lo spazio, dalla creazione all'Incarnazione, e che oggi illumina il nostro cammino verso il Giubileo del 2025, un tempo di grazia, di riconciliazione e di rinnovamento spirituale per tutta la Chiesa.

Nella prima lettura, il libro dei Proverbi ci parla della Sapienza che era con Dio fin dal principio: “Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera… giocavo davanti a lui in ogni istante”. Questa immagine della Sapienza che gioisce e gioca sul globo terrestre ci ricorda che all’origine non c'è il caos, non c'è l'insensatezza, ma una gioia profonda, un disegno d'amore e armonia. Dio ha creato ogni cosa con un senso, e ogni filo dell’arazzo della creazione porta una traccia del divino. Ma noi non siamo soltanto osservatori di questo arazzo. Siamo invitati a partecipare. Come scrive san Paolo nella lettera ai Colossesi, Cristo è “immagine del Dio invisibile”, e in Lui “tutte le cose sono state create”. Questo significa che ognuno di noi, ogni istante della nostra vita, ogni scelta, può essere un filo che contribuisce alla bellezza dell’arazzo divino.

“Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. Non è straordinario che il Verbo di Dio, la Sapienza eterna, abbia scelto di farsi carne? Di vivere la nostra storia, di condividere le nostre gioie, le nostre sofferenze, le nostre speranze? In Gesù, Dio non ha preso le distanze dalla nostra carne, ma l’ha abbracciata, l’ha toccata, l’ha resa strumento di salvezza.

Questo è un messaggio potente per il nostro tempo, in cui il corpo è spesso svalutato, abusato o ridotto a un oggetto di consumo. Gesù ci invita a riscoprire la bellezza e la dignità del corpo come tempio dello Spirito Santo. E questa riscoperta passa anche attraverso il Giubileo che oggi inauguriamo: un tempo per riconciliarci con Dio, con gli altri e con noi stessi, corpo e anima.

Gesù ci chiama a un rinnovamento profondo: “Vino nuovo in botti nuove”. Non possiamo vivere la fede come un semplice rattoppo alle tradizioni del passato. Il Giubileo è un invito a lasciarci trasformare dalla novità del Vangelo, a diventare testimoni credibili della gioia e della speranza che Cristo porta nel mondo.

Carissimi, mentre apriamo questo Giubileo, chiediamo al Signore di rinnovare in noi la gioia del Vangelo. Lasciamoci trasformare dal vino nuovo del suo amore, pronti a diventare botti nuove. Iniziamo questo cammino con fiducia, sapendo che non siamo soli: il Verbo si è fatto carne e continua ad abitare in mezzo a noi. Amen.

don Titus

DOMENICA 4 MAGGIO 2025

III DOMENICA DI PASQUA

Letture domenicali

At 28,16-28: Paolo a Roma prigioniero in semi-libertà.

Salmo 96 (97): Donaci occhi, Signore, per vedere la tua gloria.

Rom 1,1-16b: Desiderio di Paolo di predicare a Roma.

Gv 8,12-19:

“IO SONO LA LUCE DEL MONDO”

4 MAGGIO

III DOMENICA DI PASQUA

Fratelli e sorelle nel Risorto, oggi la Parola ci conduce, come pellegrini del tempo pasquale, davanti a una verità che consola e provoca: la luce è venuta nel mondo, ma non sempre trova accoglienza. Eppure, non smette di cercarci. Non si ritira quando trova la porta chiusa. La luce non fugge le ombre: le attraversa.

Gesù, nel Vangelo di oggi, ci consegna una delle sue dichiarazioni più potenti: “Io sono la luce del mondo. Chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.” (Gv 8,12)

Parole che brillano come sole all’alba, ma che Egli pronuncia nel tempio, in mezzo a dispute e incomprensioni, dove già si prepara il rifiuto.
La luce, dice Gesù, non è solo un dono: è un cammino.
Seguire Lui è imparare a vedere nel buio,
a riconoscere il bene anche nei giorni opachi,
a camminare senza garanzie, fidandosi del cuore illuminato dalla verità.

 

Dal 5 all'11 maggio 2025

 

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

IT50K0503401693000000003568

PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


In qualsiasi momento è possibile lasciare la propria offerta tramite mediante donazione con carta di credito utilizzando l'apposito pulsante

 

ACUTIS, RITRATTO DI UN SANTO "NORMALE"

Il giovanissimo milanese che verrà canonizzato nelle testimonianze della mamma, di un compagno di scuola, di una suora sua insegnante e di un medico che lo curò nei giorni della malattia, raccolte in un minidocumentario disponibile su chiesadimilano.it

 

È uscito il numero di MAGGIO 2025


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