BATTESIMO DEL SIGNORE

12 GENNAIO

BATTESIMO DEL SIGNORE

Cari fratelli e sorelle in Cristo, oggi, mentre celebriamo la Festa del Battesimo di Gesù, riflettiamo su come il nostro Battesimo ci chiami a una vita di santità. Dio non aspetta che diventiamo perfetti; invece, ci incontra nelle nostre imperfezioni e ci invita a essere i Suoi figli benamati. Lasciamoci ispirare dalle letture di oggi e da una storia vera che ci aiuta a comprendere l’essenza di una vita vissuta seguendo l’esempio di Cristo.

Nella prima lettura, Il profeta Isaia ci ricorda la misericordia infinita di Dio e la Sua chiamata a cercarLo mentre è vicino. Questo è un messaggio di speranza e un invito alla conversione. Nel Battesimo, siamo entrati in un’alleanza con Dio, che ci purifica dal peccato e ci chiama a vivere nella Sua grazia. Pensiamo a Pietro, Paolo o Agostino - persone imperfette chiamate da Dio per portare la Sua luce nel mondo. La loro trasformazione è un promemoria che nessuno è al di fuori della portata dell’amore e della misericordia di Dio.

Nella lettera agli Efesini San Paolo proclama che, attraverso Cristo, siamo stati avvicinati a Dio e resi membri della Sua famiglia. Il Battesimo ci unisce come un’unica famiglia, abbattendo le barriere della divisione. Questa unità è sia un privilegio che una responsabilità. Come cristiani battezzati, siamo chiamati a promuovere la pace, costruire comunità e riflettere l’amore di Dio nelle nostre azioni.

Nel Vangelo, Gesù si sottomette umilmente al Battesimo, identificandosi con l’umanità peccatrice. Sebbene senza peccato, sceglie di immergersi nelle acque del Giordano per mostrarci la via dell’obbedienza e dell’umiltà. Uscendo dalle acque, i cieli si aprono e il Padre dichiara: “Tu sei il mio Figlio diletto; in te mi sono compiaciuto.” Attraverso il nostro Battesimo, condividiamo questa stessa identità come figli amati di Dio.

Un sacerdote francescano, Padre Brennan Manning, raccontò una volta questa storia dalla sua giovinezza durante la Grande Depressione negli Stati Uniti. Alcuni venditori ambulanti stavano aspettando un treno e avevano bevuto qualcosa. Rendendosi conto di essere in ritardo, corsero attraverso la strada verso la stazione. Entrando di corsa nel terminal, uno di loro urtò accidentalmente un ragazzo di dieci anni che vendeva mele. Le mele caddero ovunque, ma gli uomini continuarono a correre - tranne uno. Quest’uomo si fermò, raccolse le mele e notò che alcune erano ammaccate. Prese cinque dollari dal portafoglio, li mise nella mano del ragazzo cieco e disse: “Mi dispiace, abbiamo fatto un danno. Questi sono cinque dollari. Ho rimesso le mele buone nel cestino. Spero che tu stia bene.” Mentre l’uomo si allontanava, il ragazzo sbalordito gli gridò: “Signore, signore, sei Gesù?” Questa storia invita a riflettere: quando è stata l’ultima volta che qualcuno ha visto Gesù in noi? Cerchiamo di vivere in modo tale che gli altri possano vedere Gesù in noi. E quando lo faremo, i cieli si apriranno e il Padre dichiarerà: Tu sei il mio figlio diletto; in te mi sono compiaciuto.” Amen.

don Titus

DOMENICA 27 APRILE 2025

II DOMENICA DI PASQUA

        LA PASQUA DI FRANCESCO!       

27 APRILE

DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA

Cari fratelli e sorelle, in questa Domenica della Divina Misericordia, la Chiesa ci invita a contemplare il volto tenero e fedele di Dio, un volto che non giudica, ma ama; che non condanna, ma solleva; che non si stanca mai di noi, anche quando noi ci stanchiamo di Lui. Le letture di oggi sono un canto alla misericordia. Ci conducono dentro una verità profonda: Dio non si allontana mai dal cuore ferito dell’uomo, ma lo cerca, lo guarisce, lo rialza.

1. L'amore che non ha paura delle ferite (Giovanni 20,19-31): Nel Vangelo, Gesù risorto entra nel cenacolo "a porte chiuse". Ma non solo quelle della casa: erano chiuse anche le porte del cuore dei discepoli. Chiuse per paura, per vergogna, per fallimento.

Eppure Gesù entra. Non forza, ma si fa spazio con la pace:

«Pace a voi!» Non chiede spiegazioni. Non rimprovera. Mostra le mani e il fianco: le sue ferite sono diventate sorgenti di perdono. Le ferite non sono cancellate, ma trasfigurate dall'amore.

 

Dal 28 aprile al 4 maggio 2025

 

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

IT50K0503401693000000003568

PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


In qualsiasi momento è possibile lasciare la propria offerta tramite mediante donazione con carta di credito utilizzando l'apposito pulsante

 

ACUTIS, RITRATTO DI UN SANTO "NORMALE"

Il giovanissimo milanese che verrà canonizzato nelle testimonianze della mamma, di un compagno di scuola, di una suora sua insegnante e di un medico che lo curò nei giorni della malattia, raccolte in un minidocumentario disponibile su chiesadimilano.it

 

È uscito il numero di MAGGIO 2025


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