DOMENICA DELLA DIVINA CLEMENZA

23 FEBBRAIO

DOMENICA DELLA DIVINA CLEMENZA

Fratelli e sorelle, oggi celebriamo la Domenica della Divina Clemenza, un momento per riflettere sulla misericordia di Dio che si china nelle nostre fragilità e ci chiama a una vita nuova. Le letture di oggi ci guidano a comprendere come la misericordia di Dio sia al centro della nostra fede e della nostra missione come discepoli di Cristo.

Nella prima lettura, Daniele implora la misericordia di Dio per il popolo di Israele, riconoscendo i peccati commessi e la necessità del perdono divino. Daniele ci ricorda che Dio è fedele alle Sue promesse e che la Sua misericordia è più grande di qualsiasi nostro errore. Anche quando ci sentiamo lontani da Lui, il Suo amore ci raggiunge e ci offre una nuova opportunità.

Nella seconda lettura, San Paolo ci offre una testimonianza personale della misericordia di Dio. Paolo, che un tempo perseguitava la Chiesa, è stato trasformato dalla grazia di Cristo. Egli riconosce di essere stato miracolato da Dio, non per i suoi meriti, ma per la bontà infinita del Signore. Paolo ci insegna che nessuno è troppo lontano da Dio per non essere raggiunto dalla Sua misericordia.

Nel Vangelo di Marco, vediamo Gesù che chiama Levi, il pubblicano, a seguirlo. Levi, considerato un peccatore dalla società, risponde immediatamente all'invito di Gesù. Questo episodio ci mostra che la missione di Gesù è rivolta a tutti, specialmente a coloro che si sentono esclusi o lontani da Dio. Gesù non viene per i giusti, ma per i peccatori, per coloro che riconoscono di aver bisogno di Lui.

Da queste letture possiamo trarre quattro spunti pastorali per la vita cristiana

  1. Apertura alla Misericordia Divina: Come Levi, siamo chiamati a riconoscere la nostra fragilità e a rispondere con fiducia all'invito di Gesù. La misericordia di Dio è per tutti, ma dobbiamo aprirci a riceverla. Questo significa accogliere il perdono di Dio nella nostra vita e permettere che la Sua grazia ci trasformi.
  2. Accoglienza e Inclusione: Gesù ci insegna a non giudicare, ma ad accogliere. Nella nostra comunità, siamo chiamati a essere segni della misericordia di Dio, accogliendo chi si sente escluso o emarginato. La Chiesa deve essere una casa aperta, dove tutti possano sperimentare l'amore di Cristo.
  3. Testimonianza della Misericordia: Come Paolo, siamo chiamati a testimoniare la misericordia di Dio nella nostra vita. La nostra testimonianza può essere un faro di speranza per chi è nel buio. Dimostriamo come Dio ha trasformato la nostra vita e come la Sua misericordia ci ha resi nuovi.
  4. Vivere la Compassione: Gesù ci invita a praticare la misericordia e la compassione nella nostra vita quotidiana. Questo significa essere attenti alle necessità degli altri, offrire il nostro aiuto e pregare per chi soffre. La misericordia non è solo un sentimento, ma un'azione concreta che nasce dall'amore.

Fratelli e sorelle, la Divina Clemenza ci ricorda che Dio è sempre pronto a perdonarci e ad accoglierci con amore. Come Levi, rispondiamo all'invito di Gesù con coraggio e fiducia. Viviamo la nostra fede con apertura, accoglienza, testimonianza e compassione, portando la luce della misericordia di Dio nel mondo. Che questa Eucaristia ci rafforzi nel nostro cammino di discepoli, pronti a seguire Gesù e a diffondere il Suo amore ovunque andiamo. Amen.

don Titus

DOMENICA 27 APRILE 2025

II DOMENICA DI PASQUA

        LA PASQUA DI FRANCESCO!       

27 APRILE

DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA

Cari fratelli e sorelle, in questa Domenica della Divina Misericordia, la Chiesa ci invita a contemplare il volto tenero e fedele di Dio, un volto che non giudica, ma ama; che non condanna, ma solleva; che non si stanca mai di noi, anche quando noi ci stanchiamo di Lui. Le letture di oggi sono un canto alla misericordia. Ci conducono dentro una verità profonda: Dio non si allontana mai dal cuore ferito dell’uomo, ma lo cerca, lo guarisce, lo rialza.

1. L'amore che non ha paura delle ferite (Giovanni 20,19-31): Nel Vangelo, Gesù risorto entra nel cenacolo "a porte chiuse". Ma non solo quelle della casa: erano chiuse anche le porte del cuore dei discepoli. Chiuse per paura, per vergogna, per fallimento.

Eppure Gesù entra. Non forza, ma si fa spazio con la pace:

«Pace a voi!» Non chiede spiegazioni. Non rimprovera. Mostra le mani e il fianco: le sue ferite sono diventate sorgenti di perdono. Le ferite non sono cancellate, ma trasfigurate dall'amore.

 

Dal 28 aprile al 4 maggio 2025

 

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

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PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


In qualsiasi momento è possibile lasciare la propria offerta tramite mediante donazione con carta di credito utilizzando l'apposito pulsante

 

ACUTIS, RITRATTO DI UN SANTO "NORMALE"

Il giovanissimo milanese che verrà canonizzato nelle testimonianze della mamma, di un compagno di scuola, di una suora sua insegnante e di un medico che lo curò nei giorni della malattia, raccolte in un minidocumentario disponibile su chiesadimilano.it

 

È uscito il numero di MAGGIO 2025


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