DOMENICA DEL PERDONO

2 MARZO

DOMENICA DEL PERDONO

Cari fratelli e sorelle in Cristo, oggi, riuniti in questa Domenica del Perdono, la Parola del Signore ci invita a riflettere sulla misericordia infinita di Dio e sul potere trasformatore del Suo amore. La prima lettura del Siracide (18:11-14) ci ricorda che Dio è paziente e compassionevole, lento all’ira e ricco di misericordia. Egli comprende la nostra fragilità e ci chiama alla conversione, offrendoci l’opportunità di tornare a Lui. Questa lettura ci spinge a esaminare il nostro cuore: siamo consapevoli del nostro bisogno della Sua misericordia? Riconosciamo i nostri peccati e ci rivolgiamo a Lui con umiltà e fiducia? La misericordia di Dio è sempre disponibile, ma richiede che ne riconosciamo il bisogno. 

Nella seconda lettura (2 Corinzi 2:5-11), San Paolo ci parla del perdono all’interno della comunità. Egli esorta i Corinzi a perdonare e consolare chi ha causato dolore, affinché non siano sopraffatti da un’eccessiva tristezza. Paolo ci ricorda che il perdono non è solo un atto di gentilezza, ma un riflesso dell’amore di Cristo. Come Dio ci ha perdonato, siamo chiamati a perdonare gli altri. Trattenere risentimento e rabbia porta solo divisione e dolore, ma quando perdoniamo, partecipiamo all’opera di guarigione e riconciliazione di Cristo. 

Il Vangelo di Luca (19:1-10) ci presenta la storia di Zaccheo, un uomo trasformato dall’incontro con Gesù. Zaccheo, un esattore delle tasse disprezzato dalla sua comunità, desiderava vedere Gesù. Gesù non aspettò che Zaccheo andasse da Lui, ma prese l’iniziativa, dimostrando che il Figlio dell’uomo è venuto “a cercare e a salvare ciò che era perduto” (Luca 19:10). Gesù vide Zaccheo non come un peccatore, ma come un figlio di Dio bisognoso di redenzione. La chiamata di Gesù a Zaccheo fu urgente e chiara: “Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua” (Luca 19:5). Questa chiamata portò a una trasformazione radicale: Zaccheo si pentì, donò metà dei suoi beni ai poveri e restituì quattro volte tanto a chi aveva defraudato. Questo è il frutto del vero pentimento: un cuore cambiato e una vita trasformata.

Cari amici, questa Domenica del Perdono è un potente promemoria dell’amore e della misericordia sconfinata di Dio. Come Zaccheo, siamo invitati a scendere dai nostri alberi di orgoglio e autosufficienza, ad accogliere Gesù nei nostri cuori e a permettere alla Sua grazia di trasformarci. Esaminiamo i nostri cuori oggi: ci sono peccati che dobbiamo confessare? Ci sono persone che dobbiamo perdonare? Non rimandiamo. Gesù ci chiama con urgenza e chiarezza. Vuole portarci il perdono, la guarigione e una vita nuova. Facciamo come Zaccheo, e rispondiamo con gioia e generosità per diventare così strumenti della misericordia di Dio nel mondo. Amen.

don Titus

DOMENICA 15 GIUGNO 2025

SS. TRINITÀ

Letture domenicali:

Gen 18,1-10a; Salmo 104 (105); I Cor 12,2-6; Gv 14,21-26

La trinità del Masaccio a Firenze

Papa Francesco pensando ai nomi delle Persone divine, “che pronunciamo ogni volta che facciamo il segno della croce”, sottolinea che “in ciascun nome c’è la presenza dell’altro. Il Padre, ad esempio, non sarebbe tale senza il Figlio; così pure il Figlio non può essere pensato da solo, ma sempre come Figlio del Padre. E lo Spirito Santo, a sua volta, è Spirito del Padre e del Figlio”.

15 GIUGNO

SANTISSIMA TRINITÀ

Fratelli e sorelle, oggi celebriamo il mistero più alto e più familiare della nostra fede: la Santissima Trinità. Un mistero che non possiamo definire con precisione matematica, e che tuttavia può essere vissuto, abitato, gustato. Come diceva Edison, non conosciamo l’essenza della luce, del calore, dell’elettricità… ma ne facciamo esperienza ogni giorno. Così è per Dio: non possiamo comprenderlo pienamente, ma possiamo sentirne il calore, seguirne la luce, lasciarci attraversare dalla sua forza.

La prima lettura ci offre un’immagine straordinaria e delicata: Abramo, nella calura del giorno, vede tre uomini che gli si fanno incontro. Senza sapere chi siano, li accoglie con generosità. Solo dopo capisce: Dio è passato per la sua casa. Tre persone, un solo Signore. Non c’è bisogno di una visione celeste per incontrare la Trinità: basta uno spazio di silenzio, una tavola aperta, un gesto di servizio. Quando amiamo l’altro, senza sapere chi sia davvero, lì passa Dio. Primo suggerimento: impara ad accogliere senza domandare troppo. L’ospitalità, la gentilezza, la disponibilità sono segni concreti della presenza trinitaria nella tua vita.

 

Dal 16 al 22 giugno 2025

 

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

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A giugno «Il Segno» raddoppia con i Pontefici

Il Segno del mese di giugno raddoppia ed esce con un supplemento da conservare dedicato a papa Francesco e al suo successore, papa Leone XIV. Un fascicolo ricco di contributi di firme autorevoli per riflettere sul magistero di Bergoglio e conoscere il nuovo Pontefice.

maggiori dettagli su chiesadimilano.it

 

È uscito il numero di GIUGNO 2025


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