16 MARZO
SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA
"Dio non si stanca mai di cercarci, di aspettarci, di offrirci la sua acqua viva. Anche quando siamo lontani, Lui è lì, al nostro pozzo, pronto a trasformare la nostra vita."
Cari fratelli e sorelle, in questa Seconda Domenica di Quaresima, la Parola di Dio ci invita a riflettere sul nostro cammino di fede, sulla nostra relazione con Lui e sulla missione che ci affida. Attraverso le letture di oggi, Dio ci parla con amore e ci indica tre punti fondamentali per la nostra vita spirituale.
1. Dio viene a incontrarmi, anche se sono lontano da Lui; e a volte mi aspetta: Nel Vangelo di Giovanni, incontriamo Gesù che, stanco del viaggio, si ferma presso il pozzo di Sicar. Lì incontra una donna samaritana, una donna lontana dalla fede ebraica, divisa da pregiudizi religiosi e culturali. Eppure, Gesù non la evita, non la giudica, ma si avvicina a lei con delicatezza e pazienza. Questo ci ricorda che Dio non ci abbandona mai, anche quando ci sentiamo distanti da Lui, anche quando siamo immersi nelle nostre fragilità e nei nostri peccati.
Dio viene a incontrarci proprio lì dove siamo, al nostro "pozzo" quotidiano, nei nostri momenti di stanchezza, di solitudine, di confusione. A volte, come Gesù al pozzo, ci aspetta, perché sa che abbiamo bisogno di Lui, anche se non sempre ne siamo consapevoli. La Quaresima è un tempo favorevole per riconoscere la sua presenza e aprirci al suo amore.
2. Dio mi soddisfa anche se penso di non aver bisogno di Lui e di essere autosufficiente. Mi invita alla conversione attraverso un incontro intimo con Lui: La donna samaritana rappresenta ciascuno di noi. Lei va al pozzo per attingere acqua, ma Gesù le offre qualcosa di più profondo: l'acqua viva, che disseta per sempre. Quante volte anche noi cerchiamo di riempire il vuoto della nostra vita con cose che non durano, con illusioni di autosufficienza, pensando di non aver bisogno di Dio. Eppure, è proprio Lui che ci dona la vera soddisfazione, la pace del cuore, la gioia che nessuna cosa terrena può dare.
Gesù invita la donna, e ci invita oggi, a una conversione profonda, a un incontro speciale con Lui. Le chiede di guardare in faccia la sua vita, di riconoscere le sue fragilità, ma anche di aprirsi alla grazia che trasforma. Questo è il cuore della Quaresima: lasciare che Dio ci purifichi, ci rinnovi e ci doni la sua vita in abbondanza.
3. Cristo mi dona una vita nuova in abbondanza, per condividerla con gli altri; e mi invia in missione presso il Suo popolo: Dopo l’incontro con Gesù, la donna samaritana non è più la stessa. Lasciata la sua anfora al pozzo, corre in città per annunciare a tutti ciò che ha vissuto: "Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?" (Gv 4,29). La sua vita è trasformata, e diventa testimone della gioia che ha ricevuto.
Anche noi, attraverso l'incontro con Cristo, siamo chiamati a vivere una vita nuova, una vita in abbondanza. Ma questa vita non è solo per noi: è un dono da condividere. Come la samaritana, siamo inviati in missione, portatori della buona notizia del Vangelo. San Paolo, nella seconda lettura, ci ricorda: "Portate i pesi gli uni degli altri" (Gal 6,2). La nostra missione è quella di essere strumenti dell'amore di Dio, di portare speranza e consolazione ai fratelli e alle sorelle che incontriamo.
Cari fratelli e sorelle, in questa Quaresima, lasciamoci incontrare da Dio. Lui ci aspetta, ci ama e desidera donarci la sua vita in abbondanza. Non abbiamo paura di avvicinarci a Lui, di riconoscere il nostro bisogno di conversione, di aprirci alla sua grazia. E, una volta trasformati, diventiamo testimoni della sua misericordia, portando il suo amore al mondo. Maria, madre della fede e della speranza, ci accompagni in questo cammino quaresimale, perché possiamo vivere con gioia e fedeltà la nostra vocazione di discepoli missionari. Amen.
don Titus