III DI QUARESIMA

23 MARZO

TERZA DOMENICA DI QUARESIMA

“La fede non è una luce che dissipa tutte le nostre tenebre, ma una lampada che guida i nostri passi nella notte e basta per il cammino.” Dice Papa Francesco in Lumen Fidei. 

Cari fratelli e sorelle, in questa Terza Domenica di Quaresima, siamo invitati a riflettere sulla fiducia di Abramo, nostro padre nella fede, e a esaminare cosa significa essere veri discepoli di Gesù Cristo. Le letture di oggi ci invitano a superare una fede superficiale e ad abbracciare una fede che trasformi la nostra vita. Nella prima lettura del Deuteronomio, Mosè ricorda al popolo di Israele di amare il Signore con tutto il cuore, l’anima e le forze, e di rifiutare gli idoli e le pratiche false. Questo invito alla fedeltà totale rispecchia la fede di Abramo, che si è fidato delle promesse di Dio anche quando il cammino sembrava incerto. Come Abramo, siamo chiamati a rimanere fedeli alla Parola di Dio, anche quando ciò richiede sacrificio o mette alla prova la nostra comodità. 

Nella seconda lettura, San Paolo parla della giustizia di Dio che viene attraverso la fede in Gesù Cristo. Questa giustizia non è qualcosa che possiamo guadagnare; è un dono della grazia, dato a noi attraverso la redenzione che è in Cristo. Paolo ci ricorda che tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma attraverso la fede in Cristo siamo giustificati - resi giusti davanti a Dio. La fede di Abramo gli fu accreditata come giustizia, e allo stesso modo, la nostra fede in Cristo ci rende giusti davanti a Dio. Questa fede non è solo un’adesione intellettuale; è una fiducia viva e attiva che trasforma la nostra vita e ci conduce all’obbedienza. 

Nel Vangelo, Gesù si rivolge a coloro che credono in Lui ma faticano a impegnarsi pienamente nei suoi insegnamenti. Dice: “Se rimanete nella mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. Gesù sfida la loro fede superficiale, sottolineando che il vero discepolato richiede più di semplici parole o un’accettazione intellettuale. Richiede una relazione profonda e duratura con Lui, caratterizzata dall’obbedienza alla sua Parola. Inoltre, affronta il loro orgoglio e la loro autosufficienza, ricordando che la vera libertà non viene dalla loro discendenza o dal loro status, ma dal conoscere e seguire Lui. I veri discepoli sono quelli che rimangono fedeli ai suoi insegnamenti, Lo amano con tutto il cuore e si sottomettono all’autorità della sua Parola. 

Mentre continuiamo il nostro cammino quaresimale, esaminiamo i nostri cuori e chiediamoci: Siamo veri discepoli di Cristo, o siamo solo credenti a parole? Sforziamoci di rimanere fedeli alla sua Parola, di amarlo con tutto il cuore e di vivere nella libertà che deriva dal conoscere e seguire Lui. L’esempio di Abramo ci ispiri a fidarci delle promesse di Dio e a camminare nell’obbedienza alla sua volontà. E la grazia di Cristo, che è la verità che ci rende liberi, trasformi la nostra vita e ci conduca alla vita eterna. Preghiamo: Signore Gesù, aiutaci a rimanere nella tua Parola e a essere veri discepoli che ti amano e ti seguono. Liberaci dalle menzogne del mondo e riempici della verità del tuo amore. Amen.

don Titus

DOMENICA 15 GIUGNO 2025

SS. TRINITÀ

Letture domenicali:

Gen 18,1-10a; Salmo 104 (105); I Cor 12,2-6; Gv 14,21-26

La trinità del Masaccio a Firenze

Papa Francesco pensando ai nomi delle Persone divine, “che pronunciamo ogni volta che facciamo il segno della croce”, sottolinea che “in ciascun nome c’è la presenza dell’altro. Il Padre, ad esempio, non sarebbe tale senza il Figlio; così pure il Figlio non può essere pensato da solo, ma sempre come Figlio del Padre. E lo Spirito Santo, a sua volta, è Spirito del Padre e del Figlio”.

15 GIUGNO

SANTISSIMA TRINITÀ

Fratelli e sorelle, oggi celebriamo il mistero più alto e più familiare della nostra fede: la Santissima Trinità. Un mistero che non possiamo definire con precisione matematica, e che tuttavia può essere vissuto, abitato, gustato. Come diceva Edison, non conosciamo l’essenza della luce, del calore, dell’elettricità… ma ne facciamo esperienza ogni giorno. Così è per Dio: non possiamo comprenderlo pienamente, ma possiamo sentirne il calore, seguirne la luce, lasciarci attraversare dalla sua forza.

La prima lettura ci offre un’immagine straordinaria e delicata: Abramo, nella calura del giorno, vede tre uomini che gli si fanno incontro. Senza sapere chi siano, li accoglie con generosità. Solo dopo capisce: Dio è passato per la sua casa. Tre persone, un solo Signore. Non c’è bisogno di una visione celeste per incontrare la Trinità: basta uno spazio di silenzio, una tavola aperta, un gesto di servizio. Quando amiamo l’altro, senza sapere chi sia davvero, lì passa Dio. Primo suggerimento: impara ad accogliere senza domandare troppo. L’ospitalità, la gentilezza, la disponibilità sono segni concreti della presenza trinitaria nella tua vita.

 

Dal 16 al 22 giugno 2025

 

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

IT50K0503401693000000003568

PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


In qualsiasi momento è possibile lasciare la propria offerta tramite mediante donazione con carta di credito utilizzando l'apposito pulsante

 

A giugno «Il Segno» raddoppia con i Pontefici

Il Segno del mese di giugno raddoppia ed esce con un supplemento da conservare dedicato a papa Francesco e al suo successore, papa Leone XIV. Un fascicolo ricco di contributi di firme autorevoli per riflettere sul magistero di Bergoglio e conoscere il nuovo Pontefice.

maggiori dettagli su chiesadimilano.it

 

È uscito il numero di GIUGNO 2025


Leggilo, acquistalo, abbonati anche on line!

Inserisci qui il tuo nome ed indirizzo e-mail per ricevere l'informatore PassaParola direttamente nella tua casella di posta elettronica.