V DI QUARESIMA

6 APRILE

QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA

Fratelli e sorelle carissimi, oggi la liturgia ci presenta uno dei brani più commoventi e significativi del Vangelo: la risurrezione di Lazzaro. Questo miracolo non è semplicemente un fatto straordinario, ma una rivelazione profonda dell'identità di Gesù e del suo amore per noi. Esaminiamo i punti principali.

1. L'amore che si fa prossimo: Gesù dimostra un affetto speciale per Lazzaro e le sue sorelle. Non è un Dio lontano, ma un amico che condivide le nostre gioie e i nostri dolori. Quando Marta gli dice: “Se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto”, esprime quella domanda che spesso portiamo nel cuore: “Dov’eri, Signore, quando soffrivo?” La risposta di Gesù ci sorprende: “Io sono la risurrezione e la vita”. Non ci promette di evitare la morte, ma di vincerla.

2. Il pianto di Gesù: “Gesù scoppiò in pianto”. Questo versetto, il più breve della Bibbia, è forse il più eloquente. Il Figlio di Dio non ha paura delle lacrime, non si vergogna da questo lato umano. Piange con chi piange, si fa solidale con il nostro dolore. E proprio nel momento di massima disperazione, opera il miracolo più grande.

3. La chiamata alla vita: “Lazzaro, vieni fuori!”. Questa parola potente è rivolta anche a noi oggi. Quante volte ci sentiamo sepolti nelle nostre paure, nei nostri peccati, nelle nostre abitudini... Cristo ci chiama a uscire dalle nostre tombe, a lasciarci liberare dalle bende che ci imprigionano. Ma notate bene: Lazzaro deve essere aiutato dagli altri a sciogliersi dalle bende. Anche noi abbiamo bisogno della comunità per essere veramente liberi.

Questo miracolo prepara il cuore alla Pasqua. Ci mostra che la morte non ha l'ultima parola, che l'amore di Cristo è più forte di tutto. Mentre ci avviciniamo alla Settimana Santa, chiediamoci: Quali sono le tombe da cui Cristo mi chiama a uscire? Quali bende mi trattengono? Sono disposto a credere che Lui può ridarmi vita, anche quando tutto sembra perduto?

Fratelli, la risurrezione di Lazzaro è anticipo della nostra risurrezione. Cristo, che ha pianto davanti alla tomba dell'amico, piange anche con noi nelle nostre sofferenze. Ma non si limita a consolarci: ci dona la vita vera, quella che nemmeno la morte può spegnere. Apriamogli il cuore, lasciamoci amare da Lui, e sperimenteremo la potenza della sua risurrezione. Amen.don Titus

DOMENICA 18 MAGGIO 2025

V DOMENICA DI PASQUA

 

18 MAGGIO

V DOMENICA DI PASQUA

Carissimi fratelli e sorelle nel Signore, la pace e la gioia del Risorto siano con voi. In questa quinta domenica di Pasqua, la Parola ci consegna un'immagine potente della Chiesa nascente: “un cuor solo e un’anima sola”. Non un ideale lontano, ma una realtà viva, nata dalla forza della risurrezione. Nessuno considerava sua proprietà quello che possedeva, perché lo Spirito aveva trasformato la logica del possesso in logica del dono. È così che la comunità diventa casa, diventa segno, diventa corpo di Cristo visibile nel mondo. In un tempo come il nostro, spesso diviso e individualista, questa immagine evangelica non è nostalgia, ma profezia: siamo chiamati anche oggi a essere una Chiesa in cui la comunione sia più forte delle differenze, più luminosa delle ferite.

San Paolo, nella sua lettera ai Corinzi, ci indica la via più alta, più necessaria, più vera: la carità. Non una carità generica o sentimentale, ma quella che ha il volto concreto della pazienza, dell’umiltà, della gratuità. “Se anche distribuissi tutte le mie sostanze… ma non avessi la carità, a nulla mi gioverebbe.” Senza amore, ogni parola è vuota, ogni gesto è sterile, ogni comunità è fragile. Eppure, dove c’è carità vera, lì tutto fiorisce: perché la carità è l’unico dono che non conosce tramonto. È questa la lingua della Chiesa risorta, è questo l’alfabeto dell’eternità: amare come siamo stati amati, senza misura, senza vantaggio, senza paura.

 

Dal 19 al 25 maggio 2025

 

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

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PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


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ACUTIS, RITRATTO DI UN SANTO "NORMALE"

Il giovanissimo milanese che verrà canonizzato nelle testimonianze della mamma, di un compagno di scuola, di una suora sua insegnante e di un medico che lo curò nei giorni della malattia, raccolte in un minidocumentario disponibile su chiesadimilano.it

 

È uscito il numero di MAGGIO 2025


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