III AVVENTO (1 Dicembre 2024)

III AVVENTO (1 Dicembre 2024)

1 DICEMBRE 2024

III AVVENTO

Carissimi fratelli e sorelle, in questa terza domenica di Avvento, il nostro cuore si riempie di gioia per l’attesa di Gesù, il nostro Salvatore. Oggi, il tema che ci guida è "Apri la porta della carità", un invito forte e chiaro a diventare strumenti dell’amore di Dio, trasformando le nostre vite e quelle degli altri con gesti concreti di amore.

La prima lettura dal profeta Isaia ci ricorda che Dio è fedele alle sue promesse: "Io, il Signore, compio tutto questo" (Is 45:7). Con queste parole, il profeta ci annuncia che Dio è all’opera, aprendo nuove strade e abbattendo ogni ostacolo. Gesù, il Messia atteso, è la realizzazione di questa promessa. Con Lui, tutto cambia! La sua venuta ci spalanca le porte di un mondo rinnovato, un mondo dove regnano l’amore e la giustizia.

Nel Vangelo di oggi, Giovanni Battista, in prigione, invia i suoi discepoli a chiedere a Gesù: "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?" (Lc 7:19). Gesù risponde con i segni della sua missione: "I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona novella" (Lc 7:22). Questi segni mostrano che Gesù è davvero il Salvatore. La sua presenza porta guarigione, gioia e speranza. Oggi, anche noi siamo invitati a riconoscere Gesù come colui che cambia la nostra vita e a diventare portatori del suo amore verso gli altri.

San Paolo, nella seconda lettura, esprime un amore intenso per il suo popolo: "Vorrei essere io stesso anatema... a vantaggio dei miei fratelli" (Rm 9:3). Questo amore sacrificale ci ricorda che la carità è il cuore della nostra fede. Amare significa uscire da noi stessi, mettere al centro il bene degli altri e vivere come Gesù ci ha insegnato.

Alcuni suggerimenti pratici per aprire la porta della carità

  1. Riconosciamo il bisogno attorno a noi: In famiglia, in parrocchia, nel quartiere, c’è sempre qualcuno che ha bisogno di un gesto d’amore, di una parola gentile, o di un aiuto concreto.
  2. Viviamo la carità nelle piccole cose: Condividiamo ciò che abbiamo, anche poco, ma con il cuore. Come dice Isaia, Dio può fare meraviglie anche con piccoli gesti di generosità.
  3. Sosteniamo i più deboli: Seguiamo l’esempio di Gesù, che si è preso cura dei poveri, dei malati e degli emarginati. Un’azione concreta in questo tempo di Avvento potrebbe essere visitare un anziano solo, aiutare una famiglia in difficoltà o partecipare a un’opera di carità della parrocchia.
  4. Annunciamo la buona notizia: Come Gesù, anche noi siamo chiamati a portare speranza, parlando dell’amore di Dio e invitando gli altri a scoprire la gioia del Vangelo.

Carissimi, aprire la porta della carità significa diventare strumenti di Dio nel mondo, portando la luce del suo amore nelle tenebre. Questa settimana, chiediamoci: Come posso fare la differenza nella vita di qualcuno? Ogni piccolo gesto d’amore compiuto in nome di Gesù ha un valore eterno e rende visibile la presenza del Regno di Dio tra noi. Con cuore aperto, prepariamoci a celebrare il Natale con una vita rinnovata dall’amore e dalla carità. Amen.

don Titus

DOMENICA 1 GIUGNO 2025

VII DOMENICA DI PASQUA

ASCENSIONE DEL SIGNORE

Letture domenicali:

At 1,6-13a; Salmo 46 (47); Ef 4,7-13; Lc 24,36b-53

«Mentre li benediceva

veniva portato in cielo»

Alla destra del Padre

L’espressione significa la piena comunione del Risorto con la gloria e la dignità divina di Dio. Gesù ritorna là da dove è venuto: “Il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. E il Verbo si fece carne e dimorò tra noi”.

“Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!”

Il Verbo ritorna al Padre, rivestito del corpo in cui si era incarnato: le mani e i piedi e il costato recano per sempre i segni della sua Passione e della Pasqua. L’ascensione al cielo di Gesù era cominciata con la salita al Calvario! Gesù torna al Padre dopo esser passato attraverso la morte, innalzando al cielo la sua e la nostra umanità redenta.

1 GIUGNO

ASCENSIONE DEL SIGNORE

Cari fratelli e sorelle, oggi celebriamo l’Ascensione del Signore, il momento in cui Gesù ritorna al Padre, ma non ci abbandona. Non è una fuga dal mondo, non è uno scenario finale. È l’inizio del nostro cammino, il momento in cui Gesù affida la sua missione… a noi.

Una bellissima storia racconta che, dopo l’Ascensione, Gesù fu accolto in cielo dagli angeli. Tutti volevano sapere come era andata la sua missione sulla terra. Gesù raccontò tutto: la sua nascita, la sua vita, i miracoli, la morte e la resurrezione. L’angelo Gabriele gli chiese: “E ora? Chi continuerà la tua opera sulla terra?”. Gesù rispose: “Ho lasciato tutto nelle mani dei miei discepoli”. L’angelo, sorpreso, disse: “Quelli che ti hanno rinnegato e abbandonato? E se falliscono?”. Gesù concluse: “Non ho altro piano. Deve funzionare”. Questa storia, pur non essendo nei Vangeli, ci introduce bene al significato profondo dell’Ascensione. Gesù sale al cielo, ma non ci abbandona. Anzi, ci affida la sua missione. È come se dicesse a ciascuno di noi: “Ora tocca a te”.

 

Dal 26 maggio al 1 giugno 2025

 

OFFERTE PER LA PARROCCHIA

È sempre possibile lasciare la propria offerta nell'apposita bussola in fondo alla chiesa o mediante bonifico sul conto corrente parrocchiale attraverso il seguente IBAN:

IT50K0503401693000000003568

PARROCCHIA SS. SILVESTRO E MARTINO
Banco BPM ag. 391 – Piazza Medaglie d'Oro, 1 – 20135 MILANO


In qualsiasi momento è possibile lasciare la propria offerta tramite mediante donazione con carta di credito utilizzando l'apposito pulsante

 

 

 

 

 

 

 

SABATO 31 MAGGIO

IL GIUBILEO DEI MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE EUCARISTICA

«Spes non confundit»: le parole che danno inizio alla bolla di indizione dell’anno giubilare sono il riferimento del Giubileo dei ministri straordinari della Comunione eucaristica, in programma in Duomo sabato 31 maggio alle 15 (vedi qui la locandina).

L’Arcivescovo guiderà la celebrazione alla quale sono invitati i circa novemila ministri straordinari che operano nelle nostre comunità portando l’Eucaristia agli ammalati e agli anziani nelle loro case e, se necessario, aiutando i ministri ordinari nella distribuzione della comunione durante le celebrazioni.

Iscrizioni online 

maggiori dettagli su chiesadimilano.it

 

È uscito il numero di MAGGIO 2025


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